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lunedì 25 luglio 2016
martedì 5 luglio 2016
BUON COMPLEANNO WWF ITALIA
Oggi si
festeggia l’anniversario: 50 anni in difesa
dell’ambiente
Un compleanno
con tanto di torta quello festeggiato oggi nella sede nazionale del WWF: il 5
luglio del 1966, infatti, nasceva nel nostro paese l’associazione del panda, già
presente nel mondo 4 anni prima.
La Presidente
Donatella Bianchi e il Presidente onorario Fulco Pratesi, padre storico del WWF,
hanno brindato con lo staff e i volontari ricordando l’impegno in questi 50 anni
per salvare il nostro grande bene, la natura, la cui salute è garanzia della
nostra stessa sopravvivenza.
“Il WWF in questi
50 anni ha avuto in Italia un ruolo importantissimo, dall’approvazione della
prima legge per la protezione della fauna selvatica all’impegno nei progetti di
conservazione per diversi habitat italiani vitali come le zone umide, la
creazione di un sistema di aree protette (le Oasi) e il grande lavoro svolto
sulle specie in via di estinzione come lupo, orso bruno, lontra, cervo
sardo – ha ricordato
Donatella Bianchi, Presidente del WWF Italia – Fu proprio lo stesso
Pratesi che ispirò all’epoca anche la legge di tutela del mare grazie alla quale
sarebbero nate più tardi tutte le Aree Marine Protette. Quest’anno abbiamo
ottenuto l’approvazione della legge che istituisce il Comitato sul Capitale
naturale che speriamo serva da guida alla politica affinchè tenga in debito
conto l’ambiente come risorsa chiave e fondamentale della nostra economia
all’interno del PIL. Tutti questi risultati sarebbero stati comunque
impossibile senza l’aiuto di volontari, testimonial, enti privati, istituzioni
sensibili. Con loro vogliamo proseguire il nostro cammino perché la realtà ci
ricorda che c’è ancora bisogno del panda”.
“Gli anni ’60
non erano per la natura un periodo felice – ricorda Fulco Pratesi,
Presidente onorario del WWF Italia – Appena quattro Parchi nazionali
malmessi, licenza di uccidere lupi e altri animali simbolo, scompariva il
gipeto, la lince, si poteva sparare alle cernie con bombole subacquee, il
petrolio incatramava le spiagge e gli animali e le coste subivano l’orrendo
sfregio del cemento. Solo l’entusiasmo di poche persone riuscì a superare
l’assalto alla natura e fummo convincenti perché ci impegnammo subito in cose
concrete come le oasi, i progetti per salvare il lupo, il cervo sardo. Tutti
coloro che in questi anni hanno contribuito ai successi del WWF oggi devono
sentirsi orgogliosi: grazie a loro abbiamo reso l’Italia un paese migliore, più
sensibile e impegnato nella conservazione di quanto i 10mila anni della nostra
storia ci avevano lasciato in eredità”.
Un pezzo di
storia del WWF oggi è stato anche ripescato grazie agli archivi dell’Istituto
Luce: un video della conferenza stampa di presentazione della campagna del
1977 “Il mare deve vivere” con il fondatore Pratesi. Lo straordinario
testimonial dell’epoca fu la nave scuola della Marina Militare, Amerigo
Vespucci, lo storico veliero che proprio oggi a Livorno conclude la campagna
educativa del WWF sul mare partita nell’aprile scorso e che ha toccato i
principali porti italiani.
I NUMERI DEL
PANDA ITALIANO
Rispetto
all’impegno del WWF Italia in mezzo secolo di attività in Italia a parlare sono
anche i numeri : oggi sono oltre 300.000 gli iscritti tra soci e
donatori; oltre 100 le oasi protette e gestite in Italia con circa 35.000 ettari
di boschi, foreste, fiumi, coste e paludi altrimenti destinati a scomparire, e
visitate ogni anno da 500.000 persone. Le oasi hanno aiutato a salvare
specie rare di animali e piante, dal cervo sardo alla lontra. L’impegno
contro inquinamento, bracconaggio e altri crimini contro la natura è assicurato
sia dalle 300 Guardie volontarie sparse sul territorio che da un’intensa
attività legale: 55.000 le ore di servizio complessivo svolto dalle
Guardie ogni anno con migliaia di accertamenti di violazioni in oltre 20 anni di
attivita’ e centinaia di mezzi illeciti di caccia recuperati. Sono inoltre più
di 300 gli avvocati volontari che affiancano il WWF nei tribunali e nelle
inchieste. Uno dei ‘pallini’ del WWF è poi da sempre stata l’educazione
ambientale: centinaia di migliaia i bambini e i ragazzi coinvolti nelle attività
in Oasi e Parchi grazie a 50 anni di “campi estivi”. La formazione degli
insegnanti e degli studenti è anche assicurata da 27 centri educazione
ambientale che coinvolgono 3.500 classi all’anno. 5.000 invece le classi
coinvolte direttamente ogni anno con oltre 100 progetti di educazione
ambientale
I
‘festeggiamenti per il 50mo compleanno sono iniziati
nel febbraio scorso con l’incontro tra Papa Francesco e la presidente
internazionale, Yolanda Kakabadse, insieme a Donatella Bianchi, seguito
dall’evento al Senato della Repubblica con Pietro Grasso. Si è proseguito poi
con l’Earth Hour per ricordare gli impegni sul clima previsti nell’Accordo di
Parigi e festeggiato con un testimonial storico, Piero Angela. La Giornata Oasi
è stata dedicata ad uno dei progetti internazionali più importanti, quello in
difesa del Bacino del Congo, per ricordare la natura globale dell’associazione.
Poste Italiane
hanno anche emesso uno speciale del francobollo col panda disegnato da Fulco
Pratesi. In questi mesi è poi stata lanciato “E-state in Oasi” con aperture e
visite gratuite ogni prima domenica del mese fino a ottobre. Le celebrazioni
proseguiranno con altri eventi in programma da settembre e che coinvolgeranno
volontari, istituzioni.
Roma, 5
luglio 2016
Per
informazioni:
Ufficio stampa
WWF Italia _ 06-84497.213/332/266 - 329-8315725 -
329.8315718
Twitter:
@WWFitalia
Tartarughe Emys
Il rispetto delle risorse naturali e dell’ambiente sono sempre stati
obiettivi importanti per la Cooperativa Arcadia nella gestione dei
propri servizi, specialmente per quanto riguarda la spiaggia libera
attrezzata “Acque Basse” di Ceriale: sono state create oasi ecologiche
per la raccolta differenziata, cartellonistica specifica di
sensibilizzazione, frangi flusso ecc. anche nel rispetto della
certificazione ambientale 14001 conseguita dal Comune di Ceriale.
Proprio in quest’ottica di tutela e salvaguardia ambientale, il
giorno 6 luglio, a partire dalle ore 16.00, verrà organizzato il primo
di un serie di incontri conoscitivi della testuggine palustre ingauna,
familiarmente chiamata Emys.
Il progetto di conservazione della testuggine d’acqua dolce ingauna è
nato dall’impegno congiunto di numerose istituzioni: l’Università di
Genova, la Provincia di Savona, il Coordinamento Provinciale del Corpo
Forestale, l’Università di Genova, la Comunità Montana Ingauna, la
Fondazione Acquario di Genova,Natura Genova, WWF Liguria e con la
collaborazione dei Comuni di Albenga, Garlenda e Villanova d’Albenga.
Il progetto ha l’obiettivo di tutelare questa rarissima e minacciata
specie cercando di salvarla dall’estinzione attraverso le seguenti
azioni: interventi di conservazione degli habitat naturali nei quali la
specie é presente, recupero di esemplari in cattività, in habitat a
grave rischio di sparizione, realizzazione e gestione del Centro di
allevamento a Leca d’Albenga con annesso punto visite, allevamento in
condizioni seminaturali e rilascio di giovani esemplari, monitoraggio
dei nuclei ancora presenti in natura, cooperazione con le
amministrazioni locali al fine di tutelare gli ultimi habitat,
sensibilizzazione della popolazione dell’Albenganese e attuazione di
interventi didattici per le scuole.
Il programma dell’evento prevede che sulla spiaggia di Acque Basse
dei volontari dell’associazione porteranno degli esemplari di testuggine
in appositi contenitori, presentandone le peculiarità e le
caratteristiche ai clienti e visitatori della spiaggia, che potranno
eccezionalmente osservarli da vicino.
L’obiettivo di questa iniziativa è di raccogliere fondi per
l’associazione che si occupa della gestione del Centro Emys di Albenga,
oltre che di presentare una delle innumerevoli e straordinarie
attrattive del nostro territorio.
(Fonte: IVG)
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