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martedì 5 luglio 2016

BUON COMPLEANNO WWF ITALIA



Oggi si festeggia l’anniversario: 50 anni in difesa dell’ambiente

Donatella Bianchi: “Vogliamo lasciare un’eredità migliore alle generazioni future


Un compleanno con tanto di torta quello festeggiato oggi nella sede nazionale del WWF: il 5 luglio del 1966, infatti, nasceva nel nostro paese l’associazione del panda, già presente nel mondo 4 anni prima.
La Presidente Donatella Bianchi e il Presidente onorario Fulco Pratesi, padre storico del WWF, hanno brindato con lo staff e i volontari ricordando l’impegno in questi 50 anni per salvare il nostro grande bene, la natura, la cui salute è garanzia della nostra stessa sopravvivenza.

Il WWF in questi 50 anni ha avuto in Italia un ruolo importantissimo, dall’approvazione della prima legge per la protezione della fauna selvatica all’impegno nei progetti di conservazione per diversi habitat italiani vitali come le zone umide, la creazione di un sistema di aree protette (le Oasi) e il grande lavoro svolto sulle specie in via di estinzione come lupo, orso bruno, lontra,  cervo sardo – ha ricordato Donatella Bianchi, Presidente del WWF Italia – Fu proprio lo stesso Pratesi che ispirò all’epoca anche la legge di tutela del mare grazie alla quale sarebbero nate più tardi tutte le Aree Marine Protette. Quest’anno abbiamo ottenuto l’approvazione della legge che istituisce il Comitato sul Capitale naturale che speriamo serva da guida alla politica affinchè tenga in debito conto l’ambiente come risorsa chiave e fondamentale della nostra economia all’interno del PIL. Tutti questi risultati  sarebbero stati comunque impossibile senza l’aiuto di volontari, testimonial, enti privati, istituzioni sensibili. Con loro vogliamo proseguire il nostro cammino perché la realtà ci ricorda che c’è ancora bisogno del panda”.

“Gli anni ’60 non erano per la natura un periodo felice – ricorda Fulco Pratesi, Presidente onorario del WWF Italia – Appena quattro Parchi nazionali malmessi, licenza di uccidere lupi e altri animali simbolo, scompariva il gipeto, la lince, si poteva sparare alle cernie con bombole subacquee, il petrolio incatramava le spiagge e gli animali e le coste subivano l’orrendo sfregio  del cemento. Solo l’entusiasmo di poche persone riuscì a superare l’assalto alla natura e fummo convincenti perché ci impegnammo subito in cose concrete come le oasi, i progetti per salvare il lupo, il cervo sardo. Tutti coloro che in questi anni hanno contribuito ai successi del WWF oggi devono sentirsi orgogliosi: grazie a loro abbiamo reso l’Italia un paese migliore, più sensibile e impegnato nella conservazione di quanto i 10mila anni della nostra storia ci avevano lasciato in eredità”.  

Un pezzo di storia del WWF oggi è stato anche ripescato grazie agli archivi dell’Istituto Luce: un video della conferenza stampa di presentazione della campagna del 1977 “Il mare deve vivere” con il fondatore Pratesi. Lo straordinario testimonial dell’epoca fu la nave scuola della Marina Militare, Amerigo Vespucci, lo storico veliero che proprio oggi a Livorno conclude la campagna educativa del WWF sul mare partita nell’aprile scorso e che ha toccato i principali porti italiani. 

I NUMERI DEL PANDA ITALIANO
Rispetto all’impegno del WWF Italia in mezzo secolo di attività in Italia a parlare sono anche i numeri : oggi sono oltre 300.000 gli iscritti tra soci e donatori; oltre 100 le oasi protette e gestite in Italia con circa 35.000 ettari di boschi, foreste, fiumi, coste e paludi altrimenti destinati a scomparire, e visitate ogni anno da 500.000 persone.  Le oasi hanno aiutato a salvare specie rare di  animali e piante, dal cervo sardo alla lontra. L’impegno contro inquinamento, bracconaggio e altri crimini contro la natura è assicurato sia dalle 300 Guardie volontarie sparse sul territorio che da un’intensa attività legale:  55.000 le ore di servizio complessivo svolto dalle Guardie ogni anno con migliaia di accertamenti di violazioni in oltre 20 anni di attivita’ e centinaia di mezzi illeciti di caccia recuperati. Sono inoltre più di 300 gli avvocati volontari che affiancano il WWF nei tribunali e nelle inchieste. Uno dei ‘pallini’ del WWF è poi da sempre stata l’educazione ambientale: centinaia di migliaia i bambini e i ragazzi coinvolti nelle attività in Oasi e Parchi grazie a 50 anni di “campi estivi”. La formazione degli insegnanti e degli studenti è anche  assicurata da 27 centri educazione ambientale che coinvolgono 3.500  classi all’anno. 5.000 invece le classi coinvolte direttamente ogni anno con oltre 100 progetti di educazione ambientale

I ‘festeggiamenti per il 50mo compleanno sono iniziati nel febbraio scorso con l’incontro tra Papa Francesco e la presidente internazionale, Yolanda Kakabadse, insieme a Donatella Bianchi, seguito dall’evento al Senato della Repubblica con Pietro Grasso. Si è proseguito poi con l’Earth Hour per ricordare gli impegni sul clima previsti nell’Accordo di Parigi e festeggiato con un testimonial storico, Piero Angela. La Giornata Oasi è stata dedicata ad uno dei progetti internazionali più importanti, quello in difesa del Bacino del Congo, per ricordare la natura globale dell’associazione.
Poste Italiane hanno anche emesso uno speciale del francobollo col panda disegnato da Fulco Pratesi. In questi mesi è poi stata lanciato “E-state in Oasi” con aperture e visite gratuite ogni prima domenica del mese fino a ottobre. Le celebrazioni proseguiranno con altri eventi in programma da settembre e che coinvolgeranno volontari, istituzioni.


Roma, 5 luglio  2016

Per informazioni:

Ufficio stampa WWF Italia _ 06-84497.213/332/266 -  329-8315725 -  329.8315718
Twitter: @WWFitalia

Tartarughe Emys

Il rispetto delle risorse naturali e dell’ambiente sono sempre stati obiettivi importanti per la Cooperativa Arcadia nella gestione dei propri servizi, specialmente per quanto riguarda la spiaggia libera attrezzata “Acque Basse” di Ceriale: sono state create oasi ecologiche per la raccolta differenziata, cartellonistica specifica di sensibilizzazione, frangi flusso ecc. anche nel rispetto della certificazione ambientale 14001 conseguita dal Comune di Ceriale. 

Proprio in quest’ottica di tutela e salvaguardia ambientale, il giorno 6 luglio, a partire dalle ore 16.00, verrà organizzato il primo di un serie di incontri conoscitivi della testuggine palustre ingauna, familiarmente chiamata Emys.
Il progetto di conservazione della testuggine d’acqua dolce ingauna è nato dall’impegno congiunto di numerose istituzioni: l’Università di Genova, la Provincia di Savona, il Coordinamento Provinciale del Corpo Forestale, l’Università di Genova, la Comunità Montana Ingauna, la Fondazione Acquario di Genova,Natura Genova, WWF Liguria e con la collaborazione dei Comuni di Albenga, Garlenda e Villanova d’Albenga.
Il progetto ha l’obiettivo di tutelare questa rarissima e minacciata specie cercando di salvarla dall’estinzione attraverso le seguenti azioni: interventi di conservazione degli habitat naturali nei quali la specie é presente, recupero di esemplari in cattività, in habitat a grave rischio di sparizione, realizzazione e gestione del Centro di allevamento a Leca d’Albenga con annesso punto visite, allevamento in condizioni seminaturali e rilascio di giovani esemplari, monitoraggio dei nuclei ancora presenti in natura, cooperazione con le amministrazioni locali al fine di tutelare gli ultimi habitat, sensibilizzazione della popolazione dell’Albenganese e attuazione di interventi didattici per le scuole.

Il programma dell’evento prevede che sulla spiaggia di Acque Basse dei volontari dell’associazione porteranno degli esemplari di testuggine in appositi contenitori, presentandone le peculiarità e le caratteristiche ai clienti e visitatori della spiaggia, che potranno eccezionalmente osservarli da vicino.
L’obiettivo di questa iniziativa è di raccogliere fondi per l’associazione che si occupa della gestione del Centro Emys di Albenga, oltre che di presentare una delle innumerevoli e straordinarie attrattive del nostro territorio.

(Fonte: IVG)