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mercoledì 21 marzo 2018

Sabato 24 Marzo, è di nuovo l’ora della Earth Hour edizione 2018


MANCANO POCHI GIORNI ALL'ORA DELLA TERRA. IN QUESTA EDIZIONE L'ASTRONAUTA PAOLO NESPOLI SPEGNE IL COLOSSEO.
 
 
 
 
Mancano pochi giorni ad Earth Hour - Ora della Terra, l’evento globale del WWF dedicato all’ambiente e al clima e arriva il riconoscimento dell’iniziativa da parte del Quirinale: il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha conferito la ‘Medaglia del Presidente dalla Repubblica’, come “premio di rappresentanza all’evento internazionale Earth Hour 2018”. Inoltre, a Earth Hour 2018 è stato concesso il Patrocinio della Presidenza del Senato della Repubblica, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell’ANCI, che sta collaborando attivamente al successo dell’iniziativa. Crescono le adesioni alla manifestazione globale organizzata dal WWF il prossimo sabato 24 marzo con centinaia di eventi in programma nel mondo e in Italia con l’adesione ad oggi di oltre 200 comuni.
 
IL WWF Savona ha inviato a tutti i sindaci dei Comuni della Provincia di Savona la richiesta di adesione a questo importante evento internazionale ed a cui hanno già risposto diversi aderendo all’iniziativa per un’ora dalle 20.30 alle ore 21.30  il giorno 24 MARZO 2018.
 
 
per info sull’iniziativa: 
 
 
per aderire all’evento. Il link è il seguente:
 
 
Per riscontri e adesioni, comunicare ai seguenti indirizzi: savona@wwf.it; o pec wwfsavona@legalmail.it
 
 
 
 
WWF Savona
Il Presidente
 
Anna Fedi

Report Wolfalps, lupo in espansione sull'arco alpino

WWF: “Avanti sulla strada della convivenza pacifica”,  l’Europa non intende abbassare il livello di tutela del lupo




 Si è chiuso ieri a Trento il convegno finale del progetto LIFE WolfAlps, alle sue battute finali dopo cinque anni di monitoraggi e impegno per la convivenza stabile tra uomini e lupi sull’arco alpino. I dati di monitoraggio presentati dagli esperti e basati sulle migliori tecniche disponibili, parlano di un trend positivo della popolazione sull’arco alpino, con una stima di circa 50 branchi sulle Alpi italiane, in larga parte in Piemonte ma in espansione anche tra Veneto e Trentino, fondamentale per raggiungere uno stato di conservazione favorevole come richiesto dalla normativa europea.
E proprio dall’UE arriva una bacchettata ai politici italiani, che troppo spesso producono forzature strumentali delle posizioni comunitarie senza riportare cosa esse stesse indicano: in primis che, dopo un’attenta revisione della Direttiva Habitat, gli attuali livelli di protezione della specie in Europa non verranno abbassati. Sono quindi del tutto pretestuose le raccolte di firme sul web avanzate da assessori provinciali di Trento e Bolzano contro la presenza del lupo sul territorio, rispetto alle quali il WWF farà un esposto alla Corte dei Conti per l’utilizzo improprio di strumenti pubblici e a cui lo stesso capoluogo alto-atesino non ha aderito. Nel frattempo, le nuove petizioni a favore del lupo stanno rapidamente superando le firme dei contrari.
Ma non è questione di chi fa la voce più grossa: le soluzioni per una pacifica coesistenza (come recinti elettrificati, mobili e fissi, cani da guardiania e presenza del pastore in alpeggio, possibilmente combinati tra loro) esistono e i dati dimostrano che funzionano, per cui sarebbe totalmente irrazionale non utilizzarle, soprattutto in contesti come l’Alto Adige in cui il lupo non è ancora arrivato stabilmente.
“Non ci aspettiamo che gli allevatori siano contenti della presenza del lupo sul territorio, ma ben presto scopriranno che alcuni politici li stanno ingannando invocando fantomatici abbattimenti, irrealizzabili dal punto di vista pratico oltre che normativo, facendo perdere loro tempo prezioso per realizzare invece azioni concrete di supporto all’allevamento, mai semplici e miracolose ma ampiamente disponibili con gli ingenti fondi europei per lo sviluppo rurale”, dichiara Marco Galaverni, responsabile Specie e Habitat WWF Italia che conclude: “E quando si accorgeranno di essere stati ingannati, sapranno con chi protestare”.
Da parte sua, il WWF sostiene iniziative virtuose come il progetto Pasturs sulle Alpi orobie e DifesAttiva in Toscana, in cui allevatori e volontari si rimboccano le maniche per gestire gli allevamenti prevenendo i possibili danni da lupo, anche passando per la valorizzazione dei loro prodotti, grazie ad esempio al marchio “Terre di lupi”. Perché il lupo può anche essere un valore aggiunto per il territorio non solo dal punto di vista ecologico, ma anche economico, come attestano i posti di lavoro sempre più diffusi nell’ambito dell’ecoturismo.
Per quanto riguarda invece i recenti avvistamenti di lupi in ambienti urbani, il WWF ricorda come siano normali in questo periodo dell’anno in cui i giovani lupi lasciano i branchi di origine alla ricerca di nuovi territori, ma è importante rispettare alcune regole per evitare ogni possibile problema: non avvicinarsi e non disturbare gli animali, mai lasciare cibo a diposizione della fauna selvatica, custodire adeguatamente animali da reddito e da compagnia, segnalare immediatamente alle autorità la presenza di bocconi avvelenati per prevenire casi di avvelenamento. 

sabato 3 marzo 2018

Il C.S.D. respinge l'istanza di sospensione cautelare del comune di Laigueglia sul PUC . Soddisfazione dei ricorrenti: associazioni ambientaliste, comitati e cittadini.

Dopo la sentenza del TAR LIGURIA, anche Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale (Sezione Quarta), di fatto, dà ragione alle associazioni ambientaliste, comitati e cittadini, respingendo l'istanza cautelare di sospensiva della sentenza del TAR, richiesta dal Comune di Laigueglia.

Nel 2013 il Comune di Laigueglia aveva elaborato il nuovo Piano Urbanistico Comunale, prevedendo nuovo consumo di suolo e crescita demografica del tutto ingiustificati e senza VAS (Valutazione Ambientale Strategica); il Forum Salviamo il Paesaggio, WWF Savona, VAS (Associazione Verdi Ambiente e Società), Comitato Laigueglia Verde, Legambiente, Comitato Acqua Bene Comune Savona e una ventina di cittadini rappresentati dal Prof. Avv. Daniele Granara si sono opposti a queste assurde previsioni urbanistiche facendo ricorso al TAR Liguria.

Nel 2017 la sentenza del TAR ha dato ragione ai ricorrenti, annullando il PUC.
A gennaio 2018 il Comune richiede la sospensiva della sentenza al TAR, ma il Consiglio di Stato oggi la respinge con la seguente importantissima motivazione:
Considerato che, ai sensi dell’art. 6, comma 2, del d.lgs. n. 152/2006, la procedura di VAS è obbligatoria per gli atti di “pianificazione territoriale” o “destinazione dei suoli”, indipendentemente dalla localizzazione di opere soggette alla procedura di VIA; infatti, diversamente opinando, non avrebbe senso il successivo comma 12, il quale prescrive che, per le varianti dei suddetti piani, ferma restando l'applicazione della disciplina in materia di VIA, la valutazione ambientale strategica non è necessaria per la localizzazione delle singole opere;
Considerato altresì che, ai sensi del comma 3 della medesima disposizione, la procedura di “screening” è limitata alle sole modifiche minori dei piani e, comunque, a quelli che riguardano l’uso di “piccole aree” e che quindi la stessa non è logicamente applicabile alle ipotesi di ripianificazione generale che incidono su valori ambientali;
Quindi anche il Consiglio di Stato ribadisce la necessità  anche per i piani urbanistici comunali della obbligatoria VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA.
 
Il Comitato Laigueglia Verde, il Forum Salviamo il Paesaggio, le Associazioni ambientaliste  WWF e VAS ed i cittadini ricorrenti al CDS, esprimono grande soddisfazione per i risultati finora ottenuti dal Prof.Granara, noto avvocato ambientalista. 
 

Per i ricorrenti dei Comitati, delle Associazioni e dei Cittadini.
 
WWF Savona
Il Presidente
Anna Fedi