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mercoledì 21 novembre 2018

Ill WWF Savona sollecita le Amministrazioni Comunali per un Piano Provinciale di ripristino del Patrimonio Arboreo delle nostre Citta'

Come esponenti del WWF Savona  invitiamo le nostre Amministrazioni Comunali ad approntare con sollecitudine un Piano Provinciale per sostituire le centinaia di Palme Canariensis distrutte in questi anni dal famigerato "Punteruolo Rosso" e gli Alberi abbattuti o danneggiati dalla tempesta di vento del 29 Ottobre scorso!
 
La nostra bella Provincia ha nel Turismo il fulcro della sua economia ed i Turisti italiani e stranieri cercano immancabilmente:
SoleMare, Spiaggia... il tutto incastonato in una cornice di Alberi, Verde e Giardini fioriti e ben curati!
 
Invitiamo a tale scopo la Provincia ad istituire una "Centrale di Acquisto Alberi",  per ottenere quotazioni piu' vantaggiose
dai vari Vivai che forniranno i giovani Alberi a tutti i Comuni interessati al pieno ripristino del loro Patrimonio Arboreo.
 
Nella scelta delle Specie di Alberi, essenziale diversificare anche con specie locali, mediterranee, per incrementare la biodiversita' vegetale.
 
In questa "crisi arborea" abbiamo pero' anche l'opportunita' di impostare correttamente una nuova strategia provinciale di
"Verde Pubblico", guardando ad un orizzonte temporale di 50-100 anni, per il benessere dei nostri Turisti e di tutti i nostri Concittadini!

 
 
Stefano Gatti
Delegato alla Tutela del Patrimonio Arboreo
WWF Savona

 

sabato 10 novembre 2018

PROSEGUE L’ITER PRESSO LE COMMISSIONI. LA REGIONE VUOLE CANCELLARE LE 42 AREE PROTETTE PROVINCIALI SAVONESI E LA PROPOSTA DI ISTITUZIONE DEL PARCO DEL FINALESE.


Con il DISEGNO DI LEGGE n.210 di Modifiche alla legge regionale 22 febbraio 1995 n. 12 sul Riordino delle aree protette liguri. La regione con la scusa della semplificazione
del sistema delle aree naturali protette esistenti,ridurrà il numero delle aree protette esistenti, sopprimendo le aree di interesse provinciale della Provincia di Savona, ed abrogherà le disposizioni della l.r. 12/1995 che prevedevano l’istituzione del nuovo parco del Finalese.

Il WWF in audizione regionale ha chiesto che queste abominevoli proposte vengano ritirate.
I dati riportati nelle motivazioni di soppressione delle aree protette provinciali (di interesse locale), del presente DDL dove si legge (Per effetto della ricognizione del sistema, risultano  soppresse le aree di interesse provinciale istituite con la deliberazione del Consiglio Provinciale di Savona 23.2.2003 n. 5 di approvazione del Piano territoriale di coordinamento provinciale. A fronte del numero e delle cospicue dimensioni (28 aree, per una superficie complessiva di circa  21.000 ha) tali aree non hanno di fatto mai operato, essendo rimaste mere previsioni del Piano territoriale di coordinamento provinciale entro il quale sono inserite: il ddl si limita pertanto a revocare una qualificazione di cui godevano senza corrispondere a standard operativi adeguati.  Peraltro, non avendo mai ricevuto i contributi ordinari previsti nel bilancio regionale, dalla loro soppressione non deriva, almeno allo stato, un effettivo risparmio).
Tutte affermazioni non veritiere, afferma Marco Piombo del WWF Italia :

-        in realtà le aree protette provinciali sono 42 e non 28 per una superficie complessiva superiore a 21.000 ha;
-        In realtà tali aree hanno goduto di diversi progetti con finanziamenti di natura europea per quanto riguarda la cartellonistica- sentieristica e molto altro !!!!!!!!

Altra motivazione non veritiera è quella che in larga parte coincidono con Siti Natura 2000 affidati alla gestione della Amministrazione provinciale
Ma non è così: 17 di queste non coincidono proprio con le Zone speciali di conservazione. In queste aree abbiamo importanti zone di sosta e riproduzione di specie migratorie di interesse comunitario in aree focive urbane tra cui il Torrente Merula ad Andora , il torrente Sansobbia ad Albisola, il Fiume Letimbro a Savona, il Rio Solcasso a Quiliano, il passo di tutela faunistica di Giovo ligure e poi tante altre aree che con la loro soppressione sarebbero a rischio tutela !!!

Mentre un'altra decina di aree tutelate  con la loro scomparsa rischiano di perdere centinaia di ettari tutelati perché non coincidono con la Zone speciali di conservazione (ex SIC), tra cui la Tenuta Quassolo a Carcare e Cosseria, il finalese, il monte Acuto, Monte Carmo, le Rocche bianche e tanti altri.
Insomma una deregulation al negativo di soppressione di aree protette che insieme a quella del futuro Parco del finalese non ha precedenti nella storia della gestione dei parchi liguri  !!!!

Il WWF ha sollevato il tutto in IV Commissione regionale facendo presente che queste proposte sono in contrasto con i principi dettati dall’art. 1 della  Legge 394/91 (legge nazionale sui Parchi) nonché con gli artt. 1 comma 2, 3 e 4, nonché l’art.22  per cui le aree sono state individuate e costituite.
La soppressione delle aree protette provinciali savonesi comporterebbe l’esclusione del regime di tutela dettato dalle normative di carattere nazionale e comunitario riguardo i siti protetti non ricadenti nelle Zone speciali di conservazione e quindi in contrasto con la materia relativa alla conservazione e tutela della biodiversità, strettamente affine alla precedente, in quanto rientrante nella tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, ed in più riferita anche a precisi obblighi comunitari. (Direttiva 92/43/CEE “Habitat”; Direttiva 79/409/CEE “Uccelli”.). ed in palese violazione con il D.P.R. 357/1997



WWF Italia
 Il Delegato Liguria

WWF Savona
Il Responsabile Urbanistica e Tutela del Territorio
          Marco Piombo

domenica 4 novembre 2018

Oggetto: progetto spostamento ferrovia a monte tratta Andora-Finale ligure. LETTERA APERTA.

Gentile Sindaco, abbiamo appreso da organi di stampa della Vostra intenzione di portare nel prossimo consiglio comunale l’ordine del giorno riguardo il progetto di spostamento della ferrovia a monte nella tratta Andora-Finale ligure.
 
A tal proposito Sig. Sindaco, siamo a portarle alcune domande/proposte da porre ai suoli colleghi consiglieri ed ai cittadini cerialesi:
 
- potrebbe chiedere ai pendolari suoi concittadini di Ceriale  ( che si troveranno senza stazione ferroviaria e dovranno andare a prendere il treno a Bastia o al confine tra Borghetto e Toirano )..... Che gran comodità avranno con lo spostamento del tracciato a monte, ( qualcuno dovrebbe fargli notare che il  raddoppio ferroviario tra Albenga e Loano, esiste dagli anni ' 30 ).......chissà quanti che oggi utilizzano il treno, con le stazioni poste come cattedrali nel deserto nell' entroterra, continueranno ad utilizzarlo anche dopo il tanto " risolutivo " spostamento.....???
- potrebbe intervistare alcuni dei " pochi rimasti " pendolari ferroviari, da Andora a Ospedaletti, per chiedergli quanto è migliorata la loro vita grazie allo spostamento a monte della ferrovia......E la conseguente scomparsa di metà delle stazioni.....
- caro Sindaco potrebbe portare all’attenzione degli altri amministratori sia locali che regionali che in Italia non esiste un piano futuro, almeno ventennale, sulla mobilità sostenibile........ E' solo un collage di piccole opere necessarie non fatte.... Di manutenzione delle infrastrutture assenti.....( vedi le centinaia di viadotti in pessima condizione e le condizioni delle nostre infrastrutture stradali )
 
Progetti arcaici fatti su previsioni riferite alla seconda metà del secolo scorso. Un collage dove manca una visione d' insieme che metta al centro alcune cose :
- il rispetto del territorio e dell' ambiente ( quindi della salute dei cittadini )
- la qualità della vita dei cittadini ( dei pendolari e di chi abita vicino alle necessarie infrastrutture )
- l' ecosostenibilità delle imprese e della movimentazione merci in Italia
- un sistema di infrastrutture autostradali e ferroviarie che prima che veloce sia sicuro e rispettoso dei territori che attraversa 
 
Caro Sindaco potrebbe chiedere dove saranno allocate le future discariche di risulta dei milioni di metri cubi di terre e rocce da scavo previsti dagli enormi sbancamenti delle gallerie ferroviarie e degli enormi terrapieni previsti nella piana di Albenga.
 
Caro Sindaco potrebbe chiedere agli amministratori regionali e nazionali se tali progetti nel loro insieme hanno prospettato dal punto di vista procedurale una Valutazione Ambientale Strategica, cioè una valutazione dell’insieme verificando i costi-benefici e coinvolgimento tutti i soggetti pubblici e privati previsti dalla normativa nazionale ed europea. 
 
Vorremo anche conoscere dagli altri Amministratori locali come Laigueglia e gli altri interessati dall’opera, se questi aspetti di non poca importanza li hanno portati a conoscenza ai loro concittadini.
 
Nell’attesa di un riscontro, si coglie l’occasione per porgere Cordiali saluti.

WWF Italia
 Il Delegato Liguria

WWF Savona
Il Responsabile Urbanistica e Tutela del Territorio

          Marco Piombo

giovedì 4 ottobre 2018

CAMPAGNA WWF ITALIA URBAN NATURE DOMENICA 7 OTTOBRE A BORGHETTO SANTO SPIRITO (SV). INVITO

In occasione della campagna nazionale WWF URBAN NATURE in programma Domenica 7 Ottobre 2018, il WWF Savona organizza una visita guidata a Borghetto Santo Spirito.



PROGRAMMA
 
ORE 9.30 : ritrovo presso L’azienda Floricoltura Vivai Michelini, via per Toirano n.4, Borghetto Santo Spirito, sulla statale per Toirano, arrivando dal casello autostradale, girare a sinistra alla seconda rotonda ed il vivaio si troverà sulla sinistra dopo 200 metri. Arrivando dall’ Aurelia, si percorrono 800 metri in direzione Toirano, e dopo i palazzoni di Borghetto, quando comincia la campagna, 200 metri a sinistra, alla fine del rettilineo. Davide, il titolare, vi darà il benvenuto, vi farà visitare l’ azienda raccontandovi brevemente la storia delle Pesche Michelini, delle sue scelte ecologiste e della filosofia aziendale
 
ORE 10.00 : gita e visita ad alcune aziende agricole della zona, tra cui l’ AgriCampeggio Val Varatella, azienda ortofrutticola ed olivicola che affonda le radici fino all’ 800, specializzata nella produzione di eccellenze di Liguria come l’ asparago
violetto ed il carciofo spinoso d’ Albenga ; Lorenzo e Gianna vi condurranno nei loro poderi tra storia, tradizione e ricerca della massima qualità.
Sull’ altro versante del fiume, proprio sotto la pregiata collina del Castellaro, che fu teatro della mitica Battaglia Napoleonica del Novembre 1795, passata alla storia come Battaglia di Loano, si potrà visitare il campo di rosmarino da taglio più grande d’Europa, quasi 4 ettari di superficie, un’ enorme macchia verde che avvolge lo svincolo autostradale. Condotto in regime di agricoltura biologica, dall’ azienda agricola ORTINGAUNA, che coltivando anche ALLORO, taglia, confeziona e spedisce milioni di sacchetti di queste ed altre prelibate aromatiche di Liguria in tutta Italia, in Europa ed anche in paesi extra UE. Un orgoglio della produzione agricola ligure.
Più a mare oltre ad aziende ortofrutticole, stanno nascendo altre aziende innovative, tra cui quella supertecnologica di Paolo Gazzotti che si prefigge di arrivare a coltivare specie ortive in coltura idroponica, con grandi investimenti tecnologici, in pregiate serre in ferro vetro.
Si potrà quindi continuare fino al lungomare, costeggiando il Varatella che potrebbe divenire un parco fluviale, fino alla sua Foce dalla quale virando a ponente, tramite la passeggiata a mare , si arriva al centro storico medioevale. Sorto nel 1288 per volontà della vicina Albenga, lascia scorgere su Capo d’ Anzio ( l’ odierno Capo Santo Spirito ) il Castello Borelli e la meravigliosa pineta che lo circonda, fino a digradare verso la statale Aurelia ed alle vecchie case del borgo,dove sorge lo Storico Cinema all’ aperto Arena Vittoria, un angolo di Paradiso immerso nella vegetazione.
 
BORGHETTO SANTO SPIRITO, purtroppo sfigurata dal cemento selvaggio e dalla speculazione edilizia dagli anni 60 in poi, può rappresentare un paese che orgoglioso della propria storia medievale prima, e poi agricola, con un’ agricoltura d’ eccellenza che portò le pesche di Borghetto e le altre colture tipiche alla ribalta nazionale e non solo.
Oggi il connubio turismo - agricoltura di qualita’, conservazione e scoperta del territorio, natura e ambiente, possono essere le uniche carte vincenti che questa gloriosa cittadina, come moltre altre sorelle liguri, può giocarsi per il futuro delle nuove generazioni che qui vorranno vivere.
 
ORE 12.30 rientro
EVENTUALE PRANZO IN AGRITURISMO a TOIRANO
 
Per maggiori info
Visita wwf.it/urbannature





WWF Savona                             
Il Presidente
Anna Fedi

giovedì 30 agosto 2018

Restauro del Borgo del Portigliolo a Varazze. Le osservazioni del WWF




Si osserva che la planimetria dello stato di fatto si riferisce a volumetrie inizi 900’ !!! e non corrispondono allo stato attuale dei luoghi in relazione alle volumetrie esistenti ai fini edilizio-urbanistici. Sotto il profilo urbanistico l’intervento non è considerabile come classificabile in ristrutturazione urbanistica, in quanto buona parte delle edificazioni previste sono di nuova edificazione…..

domenica 24 giugno 2018

COMUNICATO STAMPA. Evento WWF spiagge e fondali puliti a Noli

Farà tappa a Noli giovedì prossimo, 28 giugno, il Tour Spiagge Plastic Free del WWF Italia. Un tour lungo le coste dell'intera penisola, per liberare le spiagge dalle plastiche abbandonate, e che a Noli comprenderà anche la pulizia dei fondali di Capo Noli, a cura del Centro Diving Divenjoy.
Sulle spiagge di Capo Noli, invece, ci saranno i volontari chiamati a raccolta dalla Polisportiva Nolese Outdoor e dal WWF Savona che raggiungeranno, con vari mezzi (dal SUP, alla barca, alla bicicletta) anche tutte le spiaggette del Capo.
C'è da dire che Noli non è nuova a simili iniziative di contrasto alla plastica in mare e che ancora una volta conferma  la sua vocazione marinara e la sua posizione antesignana nella lotta alla plastica, iniziata lo scorso anno con il Green Surf Festival che - in un mix tra sport e cultura ambientale - ha portato nell'antica Repubblica Marinara  atleti ed esperti provenienti da tutti i Continenti, e proseguita quest'anno con i Green Kids Days, due giorni  che hanno impegnato i bambini nella costruzione di un'onda fatta di bottiglie di plastica di recupero.
E sarà proprio in prossimità dell'onda di plastica, allestita sulla spiaggia dei pescatori, che tutti i volontari, anche i singoli che vorranno dare il proprio contributo senza spostarsi dalle spiagge in centro paese, deporranno i propri sacchi di rifiuti raccolti.
Il WWF, che ha avviato sul proprio sito anche una petizione "Salva il mare dalla plastica", sottolinea come circa il 70/80% dei rifiuto marini siano fatti di plastica e ricorda che la maggior parte delle plastiche non si biodegrada, ma che tutta quella dispersa in natura vi resterà per centinaia o migliaia di anni.
Chiediamo a tutti i fruitori delle spiagge dell’area di Capo Noli di aiutarci contribuendo a raccogliere i rifiuti.
Vi aspettiamo con ritrovo dal mattino di Giovedi presso il Centro Diving Divenjoy via aurelia 52 a Noli.









WWF Savona
Il Presidente
Anna Fedi

martedì 15 maggio 2018

20 MAGGIO 2018 - GIORNATA DELLE OASI. VISITA GUIDATA IN LOCALITA' VALLONI A VILLANOVA D'ALBENGA

Cari soci ed attivisti, in occasione della giornata nazionale delle Oasi WWF in programma Domenica 20 Maggio 2018, il WWF Savona organizza una visita guidata in località Valloni in Comune di Villanova di Albenga.

Si tratta della zona umida più importante del Ponente e di un esempio emblematico di un processo di rinaturalizzazione che da una cava abbandonata alla fine degli anni'60 ha condotto alla formazione di un ambiente unico in Liguria, con calanchi di argilla ricchi di fossili pliocenici e praterie xeriche.
In questo periodo potremmo vedere anche numerose specie di orchidee spontanee e parlare della salvaguardia della Testuggine palustre (Emys orbicularis ingauna) e della Lucertola ocellata.
In quest'area il WWF sta creando la prima Oasi della Liguria.


Ecco il programma della giornata:

ore 9.30 ritrovo presso il parcheggio lungo la strada che costeggia l’Ippodromo di Villanova di Albenga

ore 10 registrazione partecipanti

ore 10.15 visita guidata all’area protetta. Nel frattempo alcuni nostri attivisti  WWF svolgeranno attività volontaria di pulizia e rimozione dei rifiuti e dei resti di accensioni di fuochi all’interno dell’Area.

Ore 12.30 pausa con pranzo al sacco oppure in alternativa su prenotazione presso una trattoria di Garlenda .

In attesa di un Vs. gentile riscontro e partecipazione,  si porgono cari saluti.


WWF Savona 
                           
La Presidente
Anna Fedi

mercoledì 21 marzo 2018

Sabato 24 Marzo, è di nuovo l’ora della Earth Hour edizione 2018


MANCANO POCHI GIORNI ALL'ORA DELLA TERRA. IN QUESTA EDIZIONE L'ASTRONAUTA PAOLO NESPOLI SPEGNE IL COLOSSEO.
 
 
 
 
Mancano pochi giorni ad Earth Hour - Ora della Terra, l’evento globale del WWF dedicato all’ambiente e al clima e arriva il riconoscimento dell’iniziativa da parte del Quirinale: il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha conferito la ‘Medaglia del Presidente dalla Repubblica’, come “premio di rappresentanza all’evento internazionale Earth Hour 2018”. Inoltre, a Earth Hour 2018 è stato concesso il Patrocinio della Presidenza del Senato della Repubblica, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell’ANCI, che sta collaborando attivamente al successo dell’iniziativa. Crescono le adesioni alla manifestazione globale organizzata dal WWF il prossimo sabato 24 marzo con centinaia di eventi in programma nel mondo e in Italia con l’adesione ad oggi di oltre 200 comuni.
 
IL WWF Savona ha inviato a tutti i sindaci dei Comuni della Provincia di Savona la richiesta di adesione a questo importante evento internazionale ed a cui hanno già risposto diversi aderendo all’iniziativa per un’ora dalle 20.30 alle ore 21.30  il giorno 24 MARZO 2018.
 
 
per info sull’iniziativa: 
 
 
per aderire all’evento. Il link è il seguente:
 
 
Per riscontri e adesioni, comunicare ai seguenti indirizzi: savona@wwf.it; o pec wwfsavona@legalmail.it
 
 
 
 
WWF Savona
Il Presidente
 
Anna Fedi

Report Wolfalps, lupo in espansione sull'arco alpino

WWF: “Avanti sulla strada della convivenza pacifica”,  l’Europa non intende abbassare il livello di tutela del lupo




 Si è chiuso ieri a Trento il convegno finale del progetto LIFE WolfAlps, alle sue battute finali dopo cinque anni di monitoraggi e impegno per la convivenza stabile tra uomini e lupi sull’arco alpino. I dati di monitoraggio presentati dagli esperti e basati sulle migliori tecniche disponibili, parlano di un trend positivo della popolazione sull’arco alpino, con una stima di circa 50 branchi sulle Alpi italiane, in larga parte in Piemonte ma in espansione anche tra Veneto e Trentino, fondamentale per raggiungere uno stato di conservazione favorevole come richiesto dalla normativa europea.
E proprio dall’UE arriva una bacchettata ai politici italiani, che troppo spesso producono forzature strumentali delle posizioni comunitarie senza riportare cosa esse stesse indicano: in primis che, dopo un’attenta revisione della Direttiva Habitat, gli attuali livelli di protezione della specie in Europa non verranno abbassati. Sono quindi del tutto pretestuose le raccolte di firme sul web avanzate da assessori provinciali di Trento e Bolzano contro la presenza del lupo sul territorio, rispetto alle quali il WWF farà un esposto alla Corte dei Conti per l’utilizzo improprio di strumenti pubblici e a cui lo stesso capoluogo alto-atesino non ha aderito. Nel frattempo, le nuove petizioni a favore del lupo stanno rapidamente superando le firme dei contrari.
Ma non è questione di chi fa la voce più grossa: le soluzioni per una pacifica coesistenza (come recinti elettrificati, mobili e fissi, cani da guardiania e presenza del pastore in alpeggio, possibilmente combinati tra loro) esistono e i dati dimostrano che funzionano, per cui sarebbe totalmente irrazionale non utilizzarle, soprattutto in contesti come l’Alto Adige in cui il lupo non è ancora arrivato stabilmente.
“Non ci aspettiamo che gli allevatori siano contenti della presenza del lupo sul territorio, ma ben presto scopriranno che alcuni politici li stanno ingannando invocando fantomatici abbattimenti, irrealizzabili dal punto di vista pratico oltre che normativo, facendo perdere loro tempo prezioso per realizzare invece azioni concrete di supporto all’allevamento, mai semplici e miracolose ma ampiamente disponibili con gli ingenti fondi europei per lo sviluppo rurale”, dichiara Marco Galaverni, responsabile Specie e Habitat WWF Italia che conclude: “E quando si accorgeranno di essere stati ingannati, sapranno con chi protestare”.
Da parte sua, il WWF sostiene iniziative virtuose come il progetto Pasturs sulle Alpi orobie e DifesAttiva in Toscana, in cui allevatori e volontari si rimboccano le maniche per gestire gli allevamenti prevenendo i possibili danni da lupo, anche passando per la valorizzazione dei loro prodotti, grazie ad esempio al marchio “Terre di lupi”. Perché il lupo può anche essere un valore aggiunto per il territorio non solo dal punto di vista ecologico, ma anche economico, come attestano i posti di lavoro sempre più diffusi nell’ambito dell’ecoturismo.
Per quanto riguarda invece i recenti avvistamenti di lupi in ambienti urbani, il WWF ricorda come siano normali in questo periodo dell’anno in cui i giovani lupi lasciano i branchi di origine alla ricerca di nuovi territori, ma è importante rispettare alcune regole per evitare ogni possibile problema: non avvicinarsi e non disturbare gli animali, mai lasciare cibo a diposizione della fauna selvatica, custodire adeguatamente animali da reddito e da compagnia, segnalare immediatamente alle autorità la presenza di bocconi avvelenati per prevenire casi di avvelenamento. 

sabato 3 marzo 2018

Il C.S.D. respinge l'istanza di sospensione cautelare del comune di Laigueglia sul PUC . Soddisfazione dei ricorrenti: associazioni ambientaliste, comitati e cittadini.

Dopo la sentenza del TAR LIGURIA, anche Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale (Sezione Quarta), di fatto, dà ragione alle associazioni ambientaliste, comitati e cittadini, respingendo l'istanza cautelare di sospensiva della sentenza del TAR, richiesta dal Comune di Laigueglia.

Nel 2013 il Comune di Laigueglia aveva elaborato il nuovo Piano Urbanistico Comunale, prevedendo nuovo consumo di suolo e crescita demografica del tutto ingiustificati e senza VAS (Valutazione Ambientale Strategica); il Forum Salviamo il Paesaggio, WWF Savona, VAS (Associazione Verdi Ambiente e Società), Comitato Laigueglia Verde, Legambiente, Comitato Acqua Bene Comune Savona e una ventina di cittadini rappresentati dal Prof. Avv. Daniele Granara si sono opposti a queste assurde previsioni urbanistiche facendo ricorso al TAR Liguria.

Nel 2017 la sentenza del TAR ha dato ragione ai ricorrenti, annullando il PUC.
A gennaio 2018 il Comune richiede la sospensiva della sentenza al TAR, ma il Consiglio di Stato oggi la respinge con la seguente importantissima motivazione:
Considerato che, ai sensi dell’art. 6, comma 2, del d.lgs. n. 152/2006, la procedura di VAS è obbligatoria per gli atti di “pianificazione territoriale” o “destinazione dei suoli”, indipendentemente dalla localizzazione di opere soggette alla procedura di VIA; infatti, diversamente opinando, non avrebbe senso il successivo comma 12, il quale prescrive che, per le varianti dei suddetti piani, ferma restando l'applicazione della disciplina in materia di VIA, la valutazione ambientale strategica non è necessaria per la localizzazione delle singole opere;
Considerato altresì che, ai sensi del comma 3 della medesima disposizione, la procedura di “screening” è limitata alle sole modifiche minori dei piani e, comunque, a quelli che riguardano l’uso di “piccole aree” e che quindi la stessa non è logicamente applicabile alle ipotesi di ripianificazione generale che incidono su valori ambientali;
Quindi anche il Consiglio di Stato ribadisce la necessità  anche per i piani urbanistici comunali della obbligatoria VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA.
 
Il Comitato Laigueglia Verde, il Forum Salviamo il Paesaggio, le Associazioni ambientaliste  WWF e VAS ed i cittadini ricorrenti al CDS, esprimono grande soddisfazione per i risultati finora ottenuti dal Prof.Granara, noto avvocato ambientalista. 
 

Per i ricorrenti dei Comitati, delle Associazioni e dei Cittadini.
 
WWF Savona
Il Presidente
Anna Fedi

martedì 27 febbraio 2018

ELEZIONI 2018: AGENDA AMBIENTALISTA ENTRA NEL CONFRONTO, 23 ASSOCIAZIONI CHIEDONO RISPOSTE A FORZE POLITICHE

50 proposte delle associazioni ambientaliste, su energia, rifiuti, bonifiche, mobilità, consumo di suolo, agricoltura, parchi, paesaggio






Clicca qui per la versione integrale dell’Agenda Ambientalista

Clicca qui per la scheda sintetica dell’Agenda ambientalista

L’Ambiente non è un’etichetta da porre sui programmi elettorali. Fare scelte sostenibili nei processi produttivi e nei consumi, per aumentare l’efficacia e l’efficienza del sistema, contribuendo al nostro benessere e alla conservazione del nostro capitale naturale, dovrebbero  essere argomenti al  centro del dibattito pubblico per tutte le forze politiche e i movimenti che vogliono fare in modo che l’Italia, Paese del G7, esca definitivamente dalla crisi, con un nuovo modello economico, un nuovo patto basato sul connubio inscindibile tra la dimensione ecologica e quella economica e sociale dello sviluppo. 23 Associazioni di protezione ambientale riconosciute fanno arrivare, ad una settimana dal voto, la voce di milioni di cittadini che scelgono di prendersi cura dei beni comuni e del futuro del nostro Paese (il 51,9% degli italiani è preoccupato per i cambiamenti climatici, Annuario 2017 ISTAT)

Già nel 2013 le Associazioni interloquirono con tutte le maggiori forze politiche e i movimenti che si presentarono alle elezioni nazionali presentando un proprio documento di proposte. Come 5 anni fa, l’Agenda Ambientalista 2018 per la ri-conversione ecologica del Paese è alla base della interlocuzione con le forze politiche – in questa settimana con FI, Lega - Salvini Premier, FdI e i Verdi per conto della lista Insieme e nei giorni scorsi con incontri con M5S, PD, LEU e +Europa - e vuole costituire la base per un confronto con il futuro presidente del Consiglio incaricato in occasione degli incontri con i corpi intermedi per la formazione del Programma di Governo (per la prima vola nel 2013 gli ambientalisti furono convocati a Palazzo Chigi).

L’Agenda Ambientalista 2018 presenta 50 proposte per 18 filoni tematiciche in questi giorni sono stati messi all’attenzione delle forze e movimenti politici che si candidano al governo dell'Italia: energia e clima; trasporti e infrastrutture; valutazioni ambientali; consumo del suolo; difesa del suolo; usi civici; bonifiche; rifiuti; biodiversità ed aree protette; mare; montagna; beni culturali e paesaggistici; agricoltura; turismo e ambiente; ministero dell'Ambiente; andare oltre il PIL; diritti e delitti ambientali; informazione, educazione, formazione e partecipazione ambientale. L’importante iniziativa unitaria è promossa da: Accademia Kronos, AIIG, Associazione Ambiente e Lavoro, CTS, ENPA, Fare Verde, Federazione Pro Natura, Federazione Italiana Amici della Bicicletta - FIAB, Forum Ambientalista, Greenpeace Italia, Gruppo di Intervento Giuridica Onlus, Gruppi di Ricerca Ecologica, Italia Nostra, Legambiente, LIPU, Marevivo, Mountain Wilderness, Rangers d'Italia, SIGEA, Slow Food Italia, TCI, VAS, WWF.
E nella società civile maturano iniziative ben più dinamiche e avanzate della politica, ricordano gli ambientalisti: infatti, sono 355 mila le imprese italiane dell’industria e dei servizi che hanno investito nel periodo 2011-2016, o hanno previsto di farlo entro il 2017, in prodotti e tecnologie green (Rapporto Green Italia 2017 - Fondazione Symbola e Unioncamere).
Nell’Agenda gli impegni ineludibili per il nuovo Governo per rispondere a quanto ci chiede l’Europa e il mondo: 1. la redazione del Piano Nazionale Clima e Energia, che faccia conseguire l’Obiettivo 100% rinnovabili al 2050, nel rispetto delle tutele ambientali paesaggistiche e culturali, e la definizione di una Roadmap di decarbonizzazione con la fuoriuscita dall’uso del carbone entro il 2025; 2. il varo di Piano nazionale della mobilità, atteso dal 2001, per favorire la mobilità pulita (a cominciare dalla bicicletta e dalle auto elettriche) e ripensare le città, liberandole da congestione, dall’ inquinamento e dalle emissioni di gas serra; 3. la definizione della nuova Strategia Nazionale per la Biodiversità, post 2020, nel pieno rispetto delle Direttive europee “Habitat” e “Uccelli” per conservare un patrimonio che non ha eguali in Europa (l’Italia ha il primato continentale per la varietà di specie e habitat) sottoposto a gravi fenomeni di bracconaggio e di speculazione nelle aree di pregio; 4. sostenere in sede comunitaria la revisione radicale della Politica Agricola Comune, basata sui principi dell’agroecologia e del benessere animale, evitando, tra l’altro, l’uso dei pesticidi nelle aree protette e vicino ai corsi d’acqua, mantenendo il divieto assoluto di prodotti OGM; 5. dare piena attuazione alla Strategia Marina per l’Ambiente Marino, derivante dalla Direttiva europea del 2008, come tutelare le aree interne con appositi provvedimenti mirati per le zone montane, nel rispetto della Convenzione internazionale delle Alpi e per il rilancio della Convenzione degli Appennini.
Molti gli interventi di sistema necessari alla sostenibilità delle scelte nel nostro Paese, tra gli altri: a) puntare ad una legge efficace contro il consumo del suolo e la rigenerazione urbana, partendo dal disegno di legge discusso nella XVII legislatura, con le necessarie modifiche; b) completare il percorso avviato con l’introduzione, dopo 20 anni, nel Codice Penale degli ecoreati con l’aggiunta di nuovi “delitti ambientali” per la tutela della fauna protetta e l’individuazione di una modalità unica sul territorio nazionale per far confluire i proventi delle sanzioni contravvenzionali minori; c) convocare entro il 2020 la III Conferenza nazionale sulle aree protette per ridefinire e rilanciare il ruolo dei parchi nella tutela e valorizzazione del patrimonio naturale; d) completare la stagione dei nuovi Piani paesaggistici (sinora approvati da 3 Regioni: Puglia, Sardegna e Toscana) nel contempo, intervenire su quelle disposizioni mirate ad aggirare la pianificazione urbanistica, l’autorizzazione paesaggistica delle Soprintendenze,  i vincoli sugli immobili demaniali, oltre a quelle volte alla semplificazione delle procedure autorizzative della Conferenza dei servizi; e) realizzare una carta nazionale delle terre civiche e un censimento dei demani civici illegittimamente occupati da soggetti senza titoli validi e/o destinate a utilizzi impropri; f) istituire un Fondo nazionale per le bonifiche dei siti inquinati orfani (senza più proprietario), sul modello del Superfund USA; g) introdurre una cauzione sugli imballaggi monouso, per ridurre la produzione dei rifiuti, puntando nel contempo, come richiesto dall’Europa,  su un programma  nazionale di prevenzione, che vada ad incidere sui consumi per contenere gli sprechi.
Questi i contenuti in pillole delle oltre 50 proposte dell’Agenda Ambientalista 2018 per la ri-conversione ecologica del Paese, frutto della riflessione unitaria di 23 associazioni.



NB: Il presente comunicato viene inviato in nome e per conto di tutte le associazioni che lo hanno sottoscritto 




Roma, 26 febbraio 2018

Wwf Italia
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mercoledì 24 gennaio 2018

COMUNICATO STAMPA: Basta abbattimenti "di massa" a Finale Ligure!



Come esponenti del WWF Savona apprendiamo con rammarico le notizie di abbattimenti "di massa"  nel Comune di Finale Ligure.
 
 
Il WWF invita l'Amministrazione a ricorrere all'abbattimento solo come extrema ratio,
e chiede ufficialmente se il Comune provvederà prontamente al reimpianto di quelli purtroppo gia'abbattuti,
con giovani alberi di pari classe ed idonea grandezza.
 
Constatiamo con soddisfazione che un numero sempre maggiore di Cittadini della nostra Provincia 
sta in effetti mostrando una grande sensibilta' in tema di attenta gestione degli Alberi delle nostre Citta', a vocazione turistica!
 
Il Patrimonio Arboreo delle nostre Citta' ha in effetti unavalenza essenziale,
non solo per una migliore qualita' della vita di tutti i Residentima anche per l'attrattivita' che ha per i nostriTuristi.
 
 
Ricordiamo oltresi' che ogni albero sul suolo pubblico e' un bene  di proprieta' dello Stato Italiano  e come tale va amministrato.
 
 
 
Stefano Gatti
Delegato alla Tutela del Patrimonio Arboreo
WWF Savona
 

mercoledì 17 gennaio 2018

La strategia europea per la lotta alla plastica


La strategia contro la plastica dell’Unione Europea è un primo e importante passo per combattere uno dei drammi che caratterizzano la nostra civiltà, ossia la plastica, il terzo materiale umano più diffuso sulla terra dopo acciaio e cemento.
Purtroppo l’orizzonte del 2030 appare un po’ troppo lontano rispetto ad una vera e propria emergenza che sta assumendo, giorno dopo giorno, dimensioni estremamente preoccupanti e sulla quale bisogna intervenire con urgenza.
Dagli anni ‘50 ad oggi, con l’avvio della grande diffusione dell’uso della plastica, abbiamo prodotto 8,3 miliardi di tonnellate di plastica, gettandone in natura circa 6,3 miliardi. I numeri della plastica nel mopndo >>
È come se ogni abitante trascinasse con se circa una tonnellata di plastica. Il 79% di questa è finita nelle discariche e in tutti gli ambienti naturali contaminando aree remote come i ghiacci polari fino le grandi fosse marine a 10 km di profondità. Specie simbolo, come tartarughe marine e balene, sono le vittime più evidenti, ma la tossicità dei rifiuti plastici in mare sta contaminando anche le catene alimentari che arrivano fino alla nostra tavola.
Il WWF da tempo lavora per  informare ed educare su questo tema decisivo per il futuro nostro e del pianeta: senza aspettare l’entrata in vigore delle nuove norme, infatti, da subito tutti possono impegnarsi per ridurre il proprio impatto adottando stili di vita ‘zero plastica’. Le alternative ci sono già e il mercato stesso offre soluzioni sempre nuove ogni giorno: dalla riduzione degli imballaggi al refill di cosmetici e prodotti per la casa.



Roma, 16 gennaio 2018

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