WWF: NEL COLLEGATO AMBIENTALE UNA
NORMA GUASTAFESTE
ANCORA UNA VOLTA GOVERNO E
PARLAMENTO DELUDONO LE ASPETTATIVE
Una norma guastafeste depotenzia
la portata innovativa, che pure va riconosciuta, del Collegato Ambientale alla
Legge di Stabilità 2014 approvato oggi. E’ il WWF a
segnalarlo
commentando che da un lato Governo e Parlamento giustamente
riconoscono e individuano uno strumento importante per dare valore al capitale
naturale inserendolo nel processo di programmazione economica nazionale,
come richiesto il WWF, per modificare la nostra impostazione economica per la
quale la natura è invisibile; dall’altro però mettono a rischio il nostro
patrimonio naturale smantellando un importante strumento a tutela della
Rete Natura 2000, che comprende aree di grande valore ecologico protette
nell’ambito dell’Unione Europea .
“Abbiamo atteso due anni
che il Collegato ambientale diventasse legge avendo anche partecipato
direttamente all’elaborazione degli articoli per istituire finalmente un
Comitato Nazionale per il Capitale Naturale – commenta il WWF - ma siamo
costretti a segnalare aspetti positivi e negativi, denunciando l’incoerenza di
Governo e Parlamento. Infatti, nel Collegato ci sono alcune norme
importanti, che valutiamo positivamente, quali appunto quelle che forniscono
strumenti innovativi per raggiungere l’obiettivo di un modello economico più
sostenibile basato sull’uso razionale delle risorse, istituendo il
Comitato nazionale per il capitale naturale che redigerà un rapporto
annuale di valutazione degli effetti delle politiche pubbliche sul patrimonio
naturale del nostro Paese inserito nell’ambito della programmazione economica
nazionale e il Catasto dei sussidi ambientalmente favorevoli e
sfavorevoli, nonché definiscono la delega al Governo per la valutazione
economica dei Servizi eco sistemici, altri due temi fondamentali per avviare la
nostra economia su percorsi più sostenibili. “
“Accanto a queste disposizioni
condivisibili – aggiunge il WWF - è stata approvata anche una norma che
scardina la Valutazione di Incidenza su progetti che vadano ad incidere sulla
Rete Natura 2000 creata proprio per tutelare specie e habitat unici in Europa
(2314 Siti di Importanza Comunitaria che consentono in Italia di
tutelare 131 habitat, 89 specie di flora e 111 specie di fauna). Le autorità
italiane dovrebbero sapere che è stata aperta dal 2014, su reclamo di WWF e
LIPU, una istruttoria EU Pilot proprio sulla scorretta applicazione in
Italia della Direttiva Habitat. Il WWF annuncia che chiederà all’Europa di
aprire una procedura d’infrazione per violazione della normativa comunitaria,
come già preannunciato al ministro per le Riforme e i rapporti con il
Parlamento, Maria Elena Boschi e al Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti
il 19 novembre scorso in una lettera scritta da WWF e
LIPU”.
Roma, 22 dicembre 2015
Ufficio stampa WWF Italia
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Scheda
WWF sui
contenuti del Collegato Ambientale
La norma guastafeste segnalata dal WWF (art. 57 del Collegato)
prevede, in contrasto con il dettato della Direttiva “Habitat” e con la
disciplina italiana contenuta nel DPR 357/1997, che vadano in Valutazione di
Incidenza solo i Piani e non i Progetti che rischiano di compromettere o
devastare i siti della Rete Natura 2000 e delega ai Comuni sopra i
20 mila abitanti, che non hanno alcuna competenza tecnica interna in materia, lo
svolgimento della procedura per gli interventi edilizi considerati “minori”.
Si mettono così a rischio 2314 Siti di Importanza
Comunitaria che consentono in Italia di
tutelare 131 habitat, 89 specie di flora e 111 specie di fauna (delle quali 21
mammiferi, 11 rettili, 16 anfibi, 25 pesci, 38 invertebrati) ai sensi della
Direttiva Habitat; circa 387 specie di avifauna ai sensi della Direttiva
“Uccelli” (dati del Ministero dell’Ambiente).
Il WWF accoglie con favore,
invece, per la loro portata innovativa, e come norme importanti, nel
percorso di transizione per uscire dalla crisi verso un modello economico
meno insostenibile dell’attuale che riconosca finalmente il valore fornito
da ambienti naturali vitali e resilienti per il benessere e lo sviluppo
umano, le disposizioni contenute: all’art. 67 del Collegato con le quali si
istituisce presso il Ministero dell’Ambiente il “Comitato per il capitale
naturale” (composto da 6 Ministeri tra cui quello dell’Economia e delle
Finanze, istituti statistici e di ricerca come ISTAT e ISPRA e esperti
provenienti dalle Università) per valutare in termini fisici e monetari quale
sia l’effetto delle politiche pubbliche sul capitale naturale, redigendo ogni
anno (entro la fine di febbraio) un rapporto annuale che diventi strumento di
valutazione nell’ambito della programmazione economica nazionale, e per
promuovere la contabilità ambientale anche negli enti locali; all’art. 68,
con le quali si istituisce presso il Ministero dell’Ambiente, il “Catasto dei
sussidi ambientalmente dannosi e ambientalmente favorevoli”, allo scopo di
raccogliere, tra gli altri, i dati di ISTAT, di Banca d’Italia e ISPRA sugli
incentivi, le agevolazioni, i finanziamenti agevolati e le esenzioni da tributi
direttamente finalizzati alla tutela dell’ambiente in coerenza con la Strategia
Europa 2020; all’art. 70 con le quali si dà la delega al governo per
l’introduzione di un sistema di “pagamento del Servizi Ecosistemici e
Ambientali”- (PSEA) che serva a dare un valore di mercato ai PSEA,
individuando i servizi (come la fissazione del carbonio nelle foreste, la
regimazione delle acque, la salvaguardia della biodiversità e del paesaggio,
l’utilizzo di beni demaniali per produzioni energetiche ecc.) che siano
remunerativi e le relative modalità di pagamento, prevedendo che i beneficiari
finali degli introiti così ottenuti siano i Comuni, le Aree protette, le
Fondazioni di bacino montano integrato e le Organizzazioni di gestione
collettiva dei beni comuni
Il WWF considera significativo,
inoltre, che si
stanzino, all’art. 6 del Collegato, 800 mila euro aggiuntivi nel 2015 e 1
milione nel 2016 per le Aree Marine Protette già istituite e si
individuino nuove aree nel Canale di Sicilia (Banchi Graham, Terribile,
Pantelleria e Avventura). E’ positivo che all’art. 5 del Collegato si torni a
parlare di programmi nazionali sulla mobilità casa-scuola, casa-lavoro
(con l’attesa previsione dei “buoni mobilità”), 26 anni dopo i decreti Ronchi
del 1989. Apprezzano che con gli artt. 16, 18 e 19, in particolare, si
dettino finalmente disposizioni sugli appalti verdi che indichino nuove
frontiere alle pubbliche amministrazioni. Valuta positivamente anche il
pacchetto di misure tese a ridurre i rifiuti, favorire la filiera dei prodotti
derivanti dai materiali post consumo nonché il compostaggio e incentivare la
raccolta differenziata, contenute tra l’altro negli artt. 23, 30, 32, 37 e
45 del Collegato. Considera, infine, un buon segnale, dato lo stato di
emergenza idrogeologica ordinaria in cui vive il paese, che: vengano istituite
le Autorità di bacino distrettuale (art. 51), dando finalmente piena
attuazione alla Direttiva 2001/60/CE “Acque”; venga finanziato ex novo un
capitolo di Bilancio del Ministero dell’Ambiente che, anche se esiguo (solo 10
milioni di euro), servirà a realizzare interventi di rimozione e demolizione
degli immobili abusivi realizzati in aree soggette a rischio idrogeologico
(art. 52); e che siano favoriti strumenti volontari quali i “contratti
di fiume” (art. 59) per la corretta gestione delle risorse idriche e la
valorizzazione dei territori fluviali.
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