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mercoledì 21 novembre 2018

Ill WWF Savona sollecita le Amministrazioni Comunali per un Piano Provinciale di ripristino del Patrimonio Arboreo delle nostre Citta'

Come esponenti del WWF Savona  invitiamo le nostre Amministrazioni Comunali ad approntare con sollecitudine un Piano Provinciale per sostituire le centinaia di Palme Canariensis distrutte in questi anni dal famigerato "Punteruolo Rosso" e gli Alberi abbattuti o danneggiati dalla tempesta di vento del 29 Ottobre scorso!
 
La nostra bella Provincia ha nel Turismo il fulcro della sua economia ed i Turisti italiani e stranieri cercano immancabilmente:
SoleMare, Spiaggia... il tutto incastonato in una cornice di Alberi, Verde e Giardini fioriti e ben curati!
 
Invitiamo a tale scopo la Provincia ad istituire una "Centrale di Acquisto Alberi",  per ottenere quotazioni piu' vantaggiose
dai vari Vivai che forniranno i giovani Alberi a tutti i Comuni interessati al pieno ripristino del loro Patrimonio Arboreo.
 
Nella scelta delle Specie di Alberi, essenziale diversificare anche con specie locali, mediterranee, per incrementare la biodiversita' vegetale.
 
In questa "crisi arborea" abbiamo pero' anche l'opportunita' di impostare correttamente una nuova strategia provinciale di
"Verde Pubblico", guardando ad un orizzonte temporale di 50-100 anni, per il benessere dei nostri Turisti e di tutti i nostri Concittadini!

 
 
Stefano Gatti
Delegato alla Tutela del Patrimonio Arboreo
WWF Savona

 

sabato 10 novembre 2018

PROSEGUE L’ITER PRESSO LE COMMISSIONI. LA REGIONE VUOLE CANCELLARE LE 42 AREE PROTETTE PROVINCIALI SAVONESI E LA PROPOSTA DI ISTITUZIONE DEL PARCO DEL FINALESE.


Con il DISEGNO DI LEGGE n.210 di Modifiche alla legge regionale 22 febbraio 1995 n. 12 sul Riordino delle aree protette liguri. La regione con la scusa della semplificazione
del sistema delle aree naturali protette esistenti,ridurrà il numero delle aree protette esistenti, sopprimendo le aree di interesse provinciale della Provincia di Savona, ed abrogherà le disposizioni della l.r. 12/1995 che prevedevano l’istituzione del nuovo parco del Finalese.

Il WWF in audizione regionale ha chiesto che queste abominevoli proposte vengano ritirate.
I dati riportati nelle motivazioni di soppressione delle aree protette provinciali (di interesse locale), del presente DDL dove si legge (Per effetto della ricognizione del sistema, risultano  soppresse le aree di interesse provinciale istituite con la deliberazione del Consiglio Provinciale di Savona 23.2.2003 n. 5 di approvazione del Piano territoriale di coordinamento provinciale. A fronte del numero e delle cospicue dimensioni (28 aree, per una superficie complessiva di circa  21.000 ha) tali aree non hanno di fatto mai operato, essendo rimaste mere previsioni del Piano territoriale di coordinamento provinciale entro il quale sono inserite: il ddl si limita pertanto a revocare una qualificazione di cui godevano senza corrispondere a standard operativi adeguati.  Peraltro, non avendo mai ricevuto i contributi ordinari previsti nel bilancio regionale, dalla loro soppressione non deriva, almeno allo stato, un effettivo risparmio).
Tutte affermazioni non veritiere, afferma Marco Piombo del WWF Italia :

-        in realtà le aree protette provinciali sono 42 e non 28 per una superficie complessiva superiore a 21.000 ha;
-        In realtà tali aree hanno goduto di diversi progetti con finanziamenti di natura europea per quanto riguarda la cartellonistica- sentieristica e molto altro !!!!!!!!

Altra motivazione non veritiera è quella che in larga parte coincidono con Siti Natura 2000 affidati alla gestione della Amministrazione provinciale
Ma non è così: 17 di queste non coincidono proprio con le Zone speciali di conservazione. In queste aree abbiamo importanti zone di sosta e riproduzione di specie migratorie di interesse comunitario in aree focive urbane tra cui il Torrente Merula ad Andora , il torrente Sansobbia ad Albisola, il Fiume Letimbro a Savona, il Rio Solcasso a Quiliano, il passo di tutela faunistica di Giovo ligure e poi tante altre aree che con la loro soppressione sarebbero a rischio tutela !!!

Mentre un'altra decina di aree tutelate  con la loro scomparsa rischiano di perdere centinaia di ettari tutelati perché non coincidono con la Zone speciali di conservazione (ex SIC), tra cui la Tenuta Quassolo a Carcare e Cosseria, il finalese, il monte Acuto, Monte Carmo, le Rocche bianche e tanti altri.
Insomma una deregulation al negativo di soppressione di aree protette che insieme a quella del futuro Parco del finalese non ha precedenti nella storia della gestione dei parchi liguri  !!!!

Il WWF ha sollevato il tutto in IV Commissione regionale facendo presente che queste proposte sono in contrasto con i principi dettati dall’art. 1 della  Legge 394/91 (legge nazionale sui Parchi) nonché con gli artt. 1 comma 2, 3 e 4, nonché l’art.22  per cui le aree sono state individuate e costituite.
La soppressione delle aree protette provinciali savonesi comporterebbe l’esclusione del regime di tutela dettato dalle normative di carattere nazionale e comunitario riguardo i siti protetti non ricadenti nelle Zone speciali di conservazione e quindi in contrasto con la materia relativa alla conservazione e tutela della biodiversità, strettamente affine alla precedente, in quanto rientrante nella tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, ed in più riferita anche a precisi obblighi comunitari. (Direttiva 92/43/CEE “Habitat”; Direttiva 79/409/CEE “Uccelli”.). ed in palese violazione con il D.P.R. 357/1997



WWF Italia
 Il Delegato Liguria

WWF Savona
Il Responsabile Urbanistica e Tutela del Territorio
          Marco Piombo

domenica 4 novembre 2018

Oggetto: progetto spostamento ferrovia a monte tratta Andora-Finale ligure. LETTERA APERTA.

Gentile Sindaco, abbiamo appreso da organi di stampa della Vostra intenzione di portare nel prossimo consiglio comunale l’ordine del giorno riguardo il progetto di spostamento della ferrovia a monte nella tratta Andora-Finale ligure.
 
A tal proposito Sig. Sindaco, siamo a portarle alcune domande/proposte da porre ai suoli colleghi consiglieri ed ai cittadini cerialesi:
 
- potrebbe chiedere ai pendolari suoi concittadini di Ceriale  ( che si troveranno senza stazione ferroviaria e dovranno andare a prendere il treno a Bastia o al confine tra Borghetto e Toirano )..... Che gran comodità avranno con lo spostamento del tracciato a monte, ( qualcuno dovrebbe fargli notare che il  raddoppio ferroviario tra Albenga e Loano, esiste dagli anni ' 30 ).......chissà quanti che oggi utilizzano il treno, con le stazioni poste come cattedrali nel deserto nell' entroterra, continueranno ad utilizzarlo anche dopo il tanto " risolutivo " spostamento.....???
- potrebbe intervistare alcuni dei " pochi rimasti " pendolari ferroviari, da Andora a Ospedaletti, per chiedergli quanto è migliorata la loro vita grazie allo spostamento a monte della ferrovia......E la conseguente scomparsa di metà delle stazioni.....
- caro Sindaco potrebbe portare all’attenzione degli altri amministratori sia locali che regionali che in Italia non esiste un piano futuro, almeno ventennale, sulla mobilità sostenibile........ E' solo un collage di piccole opere necessarie non fatte.... Di manutenzione delle infrastrutture assenti.....( vedi le centinaia di viadotti in pessima condizione e le condizioni delle nostre infrastrutture stradali )
 
Progetti arcaici fatti su previsioni riferite alla seconda metà del secolo scorso. Un collage dove manca una visione d' insieme che metta al centro alcune cose :
- il rispetto del territorio e dell' ambiente ( quindi della salute dei cittadini )
- la qualità della vita dei cittadini ( dei pendolari e di chi abita vicino alle necessarie infrastrutture )
- l' ecosostenibilità delle imprese e della movimentazione merci in Italia
- un sistema di infrastrutture autostradali e ferroviarie che prima che veloce sia sicuro e rispettoso dei territori che attraversa 
 
Caro Sindaco potrebbe chiedere dove saranno allocate le future discariche di risulta dei milioni di metri cubi di terre e rocce da scavo previsti dagli enormi sbancamenti delle gallerie ferroviarie e degli enormi terrapieni previsti nella piana di Albenga.
 
Caro Sindaco potrebbe chiedere agli amministratori regionali e nazionali se tali progetti nel loro insieme hanno prospettato dal punto di vista procedurale una Valutazione Ambientale Strategica, cioè una valutazione dell’insieme verificando i costi-benefici e coinvolgimento tutti i soggetti pubblici e privati previsti dalla normativa nazionale ed europea. 
 
Vorremo anche conoscere dagli altri Amministratori locali come Laigueglia e gli altri interessati dall’opera, se questi aspetti di non poca importanza li hanno portati a conoscenza ai loro concittadini.
 
Nell’attesa di un riscontro, si coglie l’occasione per porgere Cordiali saluti.

WWF Italia
 Il Delegato Liguria

WWF Savona
Il Responsabile Urbanistica e Tutela del Territorio

          Marco Piombo