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...for a living planet!
sabato 21 dicembre 2019
Newsletter WWF Liguria
giovedì 14 novembre 2019
FIUMI: IN 50 ANNI FASCE FLUVIALI CONSUMATE DAL CEMENTO, AREA PARI A 300 MILA CAMPI DI CALCIO
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venerdì 27 settembre 2019
Comunicato stampa WWF URBAN NATURE ad Albenga. INVITO
IL WWF SAVONA in occasione della campagna nazionale del WWF Italia URBAN NATURE,
La Festa della Natura in Città
è lieto di invitarti alla gita didattica che si svolgerà DOMENICA 6 OTTOBRE ad Albenga (SV)
PROGRAMMA
ORE 9.30 - ritrovo presso il lungomare Cristoforo Colombo nei pressi della spiaggia adiacente alla foce del fiume Centa
ORE 10.00 - visita guidata alla scoperta delle peculiarità naturalistiche del tratto terminale del fiume Centa e successiva visita ad uno degli ultimi orti urbani di Albenga in Viale Liguria 8.
ORE 12.30 – termine della gita didattica
E’ gradita la prenotazione al 333.3117674 o all’indirizzo e-mail: savona@wwf.it
Per maggiori info
Visita wwf.it/urbannature
Distinti saluti.
WWF Savona
La Segreteria
domenica 22 settembre 2019
APPELLO DEL WWF: SALVIAMO I FIUMI E I LORO BOSCHI
22 settembre World Rivers Day
Solo il 41% dei corsi d'acqua ha raggiunto il «buono stato ecologico» richiesto dalla Direttiva Quadro Acque
Il WWF Italia in occasione del World River Day, promosso dalla International River Foundation, lancia un appello per la tutela dei fiumi italiani e dei loro ambienti ripari, che si trovano in un grave stato di degrado e nella costante minaccia di interventi devastanti e controproducenti di manutenzione idraulica.
Solo il 41% dei nostri fiumi ha raggiunto il «buono stato ecologico», richiesto dalla Direttiva Quadro Acque (2000/60/CE) e ancor più grave è la situazione dei laghi, di cui solo il 20% è “in regola” con la normativa europea. La biodiversità acquatica è in forte crisi: il nostro patrimonio ittico, ad esempio, unico ed estremamente importante è costituito da oltre 100 specie, di cui però meno della metà sono autoctone (oltre il 50% sono specie aliene!) e di queste buona parte sono endemismi o sub endemismi. Si tratta per la maggior parte di specie a rischio: 2 specie di pesci sono orami considerate “estinte in Italia”, come lo storione ladano (Huso huso) e lo storione comune (Acipenser sturio), anche se recentemente, grazie ad alcuni progetti LIFE, si sono rivisti individui risalire il Po, 11 specie sono in “pericolo critico”, 6 “in pericolo” e 8 “vulnerabili” (dalla Lista rossa dei vertebrati italiani, Ministero dell’Ambiente, Federparchi, IUCN com.it, 2013).
In questa situazione gravissima, al posto di applicare rigidamente le direttive europee in materia e avviare una diffusa azione di riqualificazione degli ecosistemi di acqua dolce, sono stati approvati una serie di deleteri provvedimenti legislativi il cui combinato disposto rischia di non lasciare scampo agli ecosistemi d’acqua dolce. Si continua ad agire in contrasto alle direttive europee “Acque” (2000/60/CE), Alluvioni (2007/60/CE) e “Habitat” (43/92/CEE).
Il “Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico”, ad esempio, ripropone una logica di interventi di emergenza, al di fuori di un’ottica di bacino idrografico, dove ogni Regione, grazie al rinnovo dei poteri commissariali ai Governatori regionali che possono agire anche in deroga “ad ogni disposizione vigente”, può fare ciò che vuole. Vi è poi il primo stralcio del Piano nazionale degli interventi nel settore idrico – sezione invasi” che prevede la realizzazione di invasi per 260 milioni di euro per far fronte alle esigenze agricole durante periodi di siccità. Si va avanti a compartimenti stagni, senza alcuna visione d’insieme, prima in emergenza per il dissesto idrogeologico, poi in emergenza per la siccità e via così, come se non fossero aspetti dello stesso problema. Le Autorità di distretto idrografico, che avrebbero dovuto garantire la visione unitaria del governo delle acque, nel frattempo sono completamente delegittimate e marginalizzate.
Sono poi stati recentemente rinnovati gli incentivi per gli impianti di mini-idroelettrico lungo i corsi d’acqua naturali, nonostante il comprovato impatto ambientale e una procedura EU pilot avviata dalla Commissione europea nei confronti dell’Italia. Infine, è stato derogato il divieto all’immissione di specie alloctone che, sebbene in parte motivato e forse giustificabile solo per alcuni specifici e rari casi, viene invece concesso per “motivate ragioni di rilevante interesse pubblico, connesse a esigenze ambientali, economiche, sociali e culturali”.
Infine, si continua a fare la “manutenzione” lungo i fiumi attraverso tagli a raso dei boschi ripariali ed escavazioni in alveo, favorendo una diffusa speculazione locale grazie alla possibilità, lasciata alle ditte di intervento, di ripagarsi il lavoro con la legna tagliata o il materiale escavato. Per questo vi sono petizioni in corso, denunce, azioni di disobbedienza civile e il WWF ha lanciato una campagna per la tutela dei boschi ripariali, chiedendo l’aiuto di tutti per avere segnalazioni di scempi lungo i fiumi, perpetrati anche nei luoghi più remoti. Si tratta di interventi generalmente fuorilegge, che il più delle volte aggravano le condizioni di sicurezza e distruggono la biodiversità fluviale.
Infine il WWF rinnova la richiesta al Ministero dell’Ambiente e alle Regioni di avviare urgentemente un’azione diffusa di rinaturazione fluviale, fondamentale per l’azione di adattamento ai cambiamenti climatici.
Roma, 21 settembre 2019
mercoledì 15 maggio 2019
Progetto Ecocem Cairo M.tte
Il WWF Savona e Medicina Democratica, dopo aver esaminato la documentazione presentata
dalla società Ecocem di Cairo Montenotte per la verifica di assoggettabilità a Valutazione di
Impatto Ambientale in relazione al progetto per la produzione di pozzolana artificiale, leganti
idraulici e cementi nello stabilimento in fraz. Bragno, Comune di Cairo Montenotte; hanno
presentato motivazioni che inducono a ritenere necessario di sottoporre il progetto a VIA
(Valutazione di Impatto Ambientale)
Il progetto riguarda la “sostituzione” di tipologie di rifiuti per il loro avvio a recupero mediante la
produzione di cemento; si passerebbe dalle ceneri e dai Sali derivanti dall’abbattimento dei fumi di
centrali a carbone a residui, anche pericolosi, all’incenerimento dei rifiuti.
Rispetto alle autorizzazioni vigenti vi sarebbe un incremento nell’utilizzo di rifiuti pericolosi (ceneri
leggere) da 3.000 t/a a 20.000 t/a mentre non sono chiari gli effetti complessivi della proposta
comunque in incremento. La proposta appare inoltre avere un carattere sperimentale in quanto la
composizione dei “nuovi” rifiuti può avere effetti indesiderati sulle prestazioni dei cementi che si
prevede di produrre.
Vi sono aspetti specifici dell’utilizzo delle scorie degli inceneritori che non sembrano esser stati
tenuti in debito conto, in particolare la possibilità (già verificatasi in altri impianti) di formazione di
ammoniaca dallo stoccaggio delle scorie, con effetti sia sui lavoratori che in termini di diffusione
all’esterno di sostanze nocive e odorose.
Inoltre appare evidente un incremento di impatto in termini emissivi rispetto a quello oggi in atto,
dovuto alla effettiva messa in esercizio di un nuovo punto di emissione (per una portata
significativa di 15.000 Nmc/h) legato alla essiccazione dei rifiuti. Non concordiamo, infine, con una
valutazione riduttiva del tipo di emissioni attese, non si tratta “solo” di polveri sui generis ma di
polveri arricchite da metalli pesanti e microinquinanti organici significativi.
WWF Savona
Medicina Democratica
Nuovo piano regionale delle cave.
OGGETTO: COMUNICATO STAMPA NUOVO PIANO REGIONALE DELLE CAVE .
IL WWF ha attivato un tavolo di lavoro con le realtà associative e comitati del savonese.
Il WWF segnala che da alcune settimane si è avviata la procedura della Proposta della REGIONE LIGURIA del nuovo Piano Territoriale Regionale delle Attività di Cava, nell’ambito dei Procedimenti VAS in corso - Pratica n. 102. Chiunque può prendere visione della documentazione di Piano e presentare le proprie osservazioni, entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione. Il WWF sta lavorando insieme ai comitati e le altre associazioni per presentare le osservazioni .
Con stupore il WWF ha scoperto che per la Provincia di Savona vi sono diverse manifestazioni di interesse con richieste di ampliamento di areale dei poli estrattivi siti presso le seguenti cave :
AMBITO N. 3 ALBENGA-FINALE : - CAVA ROSA in Comune di Balestrino, CAVA PENNAVAIRE in Comune di Castelbianco, CAVE ISOLA e SALITA LAMPADA in Comune di Zuccarello, mentre a Toirano è confermato il previsto ampliamento della CAVA TORRI. Per l’AMBITO N. 4 SAVONA : CAVA MEI richiesta ampliamento areale. Per l’ AMBITO N. 5 BORMIDE : CAVA VERIUSA in Comune di Pallare richiesta ampliamento areale. MENTRE vengono confermate le previsioni della CAVA LA FORNACE a PONTINVREA, della CAVA GIAMBRIGNE a BORMIDA (non ancora attivate) e non risultano ancora cancellate quelle di Fossa di Lavagnin a PONTINVREA e Croce di Grino a SASSELLO.
Il WWF evidenzia come l'insieme delle opere realizzate e delle infrastrutture di cava che le accompagnano con relativi ampliamenti realizzati in aree naturalisticamente significative, esercitano un impatto pesantemente negativo su flora, fauna ed in generale sugli habitat naturali. Le attività di cava richiedono la realizzazione o adeguamento di opere, di un enorme movimentazione ed escavazione di terreno con forte impatto anche paesaggistico.
In sintesi , il WWF per la Provincia di Savona ha attivato un tavolo di lavoro esaminando le criticità per le nuove previsioni di ampliamento per le cave ROSA, PENNAVAIRE, ISOLA, SALITA LAMPADA e TORRI, la previsione di nuove cave come quella di GIAMBRIGNE in Comune di Bormida e FORNACE in Comune di Pontinvrea. Inoltre chiederà la definitiva cancellazione dal Piano, attraverso la messa in sicurezza di quelle oramai esaurite o sospese come Fossa Lavagnin e Croce di Grino.
Per info scrivere a savona@wwf.it
WWF Savona
Il Delegato WWF per la Liguria
Marco Piombo
mercoledì 3 aprile 2019
Venerdì 5 aprile ore 18 Libreria Ubik: "Difendiamo i parchi liguri"
Venerdì 5 aprile ore 18 Libreria Ubik:
"Difendiamo i parchi liguri"
Esposizione delle criticità del Disegno di Legge Regionale che arretra i limiti delle aree parco, cancella 42 oasi naturalistiche e abbandona il progetto del Parco del Finalese.
Patrtecipa MARCO PIOMBO Responsabile Regionale WWF.
A cura di Italia Nostra, WWF, Friday for Future, con il sostegno di Arci, Legambiente, Comitato Acqua pubblica, Ubik
Le Associazioni e i Movimenti liguri che hanno a cuore la tutela del territorio e le sue caratteristiche identitarie e ambientali esprimono forti critiche sul nuovo Disegno di Legge 210 del 26/07/2018 in corso di approvazione in questi giorni (martedì 9 aprile) in Consiglio Regionale che prevede l’arretramento di limiti delle aree parco rendendoli molto meno riconoscibili.
La cancellazione di ben 42 oasi naturalistiche peserebbe in particolare molto sul Savonese, mettendo in pericolo quelle delle Rocche Bianche, fra Vado, Quiliano e Altare, quelle alla foce del Letimbro e del Sansobbia. In più restano ancora roventi i casi dell’incomprensibile rifiuto di far entrare Urbe nel Parco del Beigua e la decisione di abbandonare il progetto di creazione del Parco del Finalese.
Le Associazioni di Protezione Ambientale propongono l’istituzione di un tavolo tecnico consultivo che, nelle more del dibattito consigliare, esplori tutte le possibili soluzioni emendative tese al raggiungimento di un accettabile punto di equilibrio che possa condurre ad un testo foriero di coesione sociale e di una effettiva gestione delle problematiche ambientali e di salvaguardia della biodiversità.
lunedì 11 marzo 2019
MARCIA MONDIALE PER IL CLIMA. SAVONA, VENERDI' 15 MARZO
FRIDAYS FOR FUTURE SAVONA
“Siamo l’ultima generazione che può salvare il Pianeta dal riscaldamento globale.
Ci restano meno di 12 anni per impedire che i cambiamenti climatici in atto diventino irreversibili.’’
MARCIA MONDIALE PER IL CLIMA
Venerdì 15 marzo 2019
Ritrovo ore 11,15 in Piazza Mameli.
Dopo il corteo moltissime associazioni e enti aderenti proporranno attività pratiche di
sensibilizzazione per prendere coscienza del nostro impatto sull'ambiente e su come possiamo
incidere in modo positivo sul mondo che ci circonda, vivendo una vita sostenibile!
Fridays For Future è un movimento apartitico giovanile, chiediamo una presa di coscienza
concreta sull’emergenza climatica in corso.
L 'ambiente deve essere una priorità di TUTTI e non c’è più tempo da perdere! Il movimento è nato
ispirandosi alla sedicenne svedese Greta Thunberg ed è ormai diffuso in ogni continente del mondo.
L’umanità sta causando la sesta estinzione di massa e la situazione climatica globale è sull’orlo di
una crisi catastrofica, le conseguenze drammatiche sono visibili e vicine ad ognuno di noi.
Il nostro obiettivo è chiedere alle politiche mondiali un immediato e concreto impegno per
l'emergenza climatica, documentata dalla Comunità Scientifica Mondiale, comprovata dalla COP
di Parigi e attuale priorità dell'Agenda 30.
Scendiamo in piazza affinché ascoltino la nostra voce e a sostegno di uno sviluppo socialmente,
economicamente e ambientalmente sostenibile.
Trasformiamo la nostra indignazione in un’azione costruttiva, unendoci alla mobilitazione
internazionale e ai milioni di giovani che stanno manifestando per la stessa causa.
Aderiamo e partecipiamo tutti alla marcia per il clima che si terrà venerdì 15 marzo 2019,
contemporaneamente in tutto il mondo: sarà la nostra occasione per agire attivamente contro la
crisi climatica globale.
Il futuro è nelle nostre mani
QUESTA E’ UNA MOBILITAZIONE PACIFICA E APARTITICA,
DEVE ESSERE UN PUNTO DI INCONTRO POICHÉ CI RIGUARDA E UNISCE TUTTI
Per qualsiasi informazione:
Fridays for future Savona
Email - domani.savona@gmail.com
Facebook - @fridaysforfuturesavona
Instagram - @fridaysforfuturesavona
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