...for a living planet!

lunedì 8 maggio 2017

WWF LANCIA ‘SOS LUPO: PARTE LA CAMPAGNA PER SALVARE LA SPECIE DAI CRIMINI DI NATURA


Una maratona di due settimane da oggi fino al 22 maggio : sms solidale 45524 per aiutare il WWF a salvare il simbolo della nostra natura selvaggia da fucili e veleno

Culmine della maratona per il lupo domenica 21 maggio : grande festa della natura e della bellezza grazie all’apertura gratuita di oltre 200 Oasi e Riserve dello Stato.

CARTELLA STAMPA MULTIMEDIALE: SPOT VIDEO, FOTO, BANNER:

Ogni anno 300 lupi vengono uccisi in Italia da bracconieri, bocconi avvelenati o dall’impatto con le auto.  Criminali di natura con doppiette e trappole e troppa disinformazione sono i pericoli per questa specie dal ruolo ecologico importantissimo. L’ultimo il macabro episodio è accaduto in provincia di Livorno, con un lupo scuoiato e appeso ad un cartello stradale. ll lupo ha bisogno di noi, e il WWF scende in campo per salvarlo: si tratta infatti  di una specie importantissima come tutte quelle poste al vertice della piramide alimentare. E’ al lupo che si deve anche la possibilità di controllare la popolazione di cinghiali e altri ungulati e la cattiva informazione che lo perseguita rischia di creare ulteriori danni agli equilibri naturali.
Più del 20% degli esemplari italiani di lupo resta vittima dei bracconieri armati di fucili, trappole o esche avvelenate o muore investito da auto che attraversano con troppa velocità  i territori dove vivono. Nemmeno le aree protette sono un rifugio sicuro per questi animali: nei Monti Sibillini, ad esempio, negli ultimi sei anni sono stati ritrovati 18 lupi morti, nel Parco della Majella lo scorso anno 4 lupi sono rimasti intrappolati dai lacci. La barbarie contro il lupo è particolarmente accanita in alcune zone calde di bracconaggio, come la provincia di Grosseto, in Toscana, dove lacci, veleno e fucili ancora uccidono decine di lupi, a volte persino esposti in modo provocatorio. Le stime italiane parlano di circa 300 lupi uccisi ogni anno su una popolazione complessiva (stimata) di 1.600 animali: ma i lupi uccisi potrebbero essere senz’altro di più dato che i bracconieri tendono a nascondere le carcasse per evitare conseguenze con la giustizia.    
Il danno è enorme, con grave squilibrio per tutta la fauna nazionale. Se il lupo, grazie anche alle campagne del WWF condotte sin dagli anni ’70, si era salvato dall’estinzione recuperando il suo areale originario, oggi è di nuovo in pericolo e c’è bisogno di uno sforzo straordinario e a 360 gradi per salvarlo e aiutare a sradicare una rinnovata diffidenza di alcune comunità verso questo importante predatore.
I fondi raccolti durante la maratona di due settimane che da oggi al 22 maggio il WWF promuove attraverso l’sms solidale 45524 serviranno a finanziare i controlli sul campo delle Guardie volontarie attrezzandole con droni per sorvegliare le aree più a rischio, potenziare l’utilizzo degli sniffer-dog, cani addestrati a scovare le tracce di veleno sparso dai bracconieri, curare gli animali feriti nei centri specializzati, realizzare speciali attraversamenti stradali sicuri per lupi e orsi. L’aiuto al WWF servirà anche a sostenere gli allevatori ‘salva-lupo’ contribuendo al mantenimento dei cani da guardiania più adatti e assisterli con campi di volontariato; e poi una ‘scuola permanente e diffusa’ a difesa del lupo, come è nello stile del WWF  da 50 anni, per informare, sensibilizzare e coinvolgere i cittadini e le scuole nella difesa del simbolo della nostra natura.

La raccolta fondi per salvare il lupo culminerà domenica  21 maggio quando le Oasi saranno in festa e aperte gratuitamente: quest’anno poi la Giornata verrà celebrata con una collaborazione speciale tra WWF e Arma dei Carabinieri .

Alla vigilia della Giornata  Mondiale della Biodiversità – 22 maggio – WWF e i Carabinieri Forestali uniranno le loro forze per festeggiare la ricchezza naturale del nostro paese con eventi in tutta Italia.
Le circa 100 aree protette dal WWF dal nord al sud insieme a 130  Riserve naturali dello Stato  saranno animate da eventi, iniziative, manifestazioni che coinvolgeranno il pubblico, piccolo e grande, urbano o dei centri vicini con visite guidate, giochi didattici, liberazioni di animali curati e pronti a tornare nel loro ambiente, esposizioni di mostre di disegni o fotografiche, momenticulturali, mercatini con prodotti bio, semplici momenti di svago, si svolgeranno durante  l’intero arco della domenica.

Il massacro dei lupi va fermato subito
I crimini di natura sono una piaga nazionale per molte specie animali: una delle vittime più colpite negli ultimi anni è il lupo, simbolo della nostra natura selvaggia e della natura d’Italia.

I crimini di natura sono una piaga che uccide il nostro futuro
L’uccisione illegale di specie protette è uno dei crimini ambientali più diffusi del nostro paese: 27 aree calde, vere e proprie trappole per orsi, lupi, grifoni, rapaci e migliaia di uccelli migratori e piccoli passeriformi, ma anche delfini e tartarughe. Per colpa di un pugno di criminali di ambiente non siamo ancora capaci di difendere la nostra straordinaria biodiversità, una delle più ricche al mondo con oltre 57.000 specie animali e quasi 8.000 vegetali. Il lupo è il simbolo di una natura che stiamo di nuovo perdendo, impoverendo così un paese noto non solo per le sue bellezze artistiche e paesaggistiche, ma anche per l’incredibile varietà di animali e piante il cui valore è tuttora poco riconosciuto, ma una volta perso non sarà possibile tornare indietro. 

Il bracconaggio in Italia e le Oasi del WWF
Il WWF ha da sempre combattuto questi crimini, sia con un nucleo di Guardie volontarie attive sul territorio, sia con le sue oltre 100 oasi protette. Le Oasi sono diventate in questi anni dei rifugi preziosi per le migliaia di animali migratori lungo il percorso del loro lungo viaggio dall’Africa al Nord Europa. Le oasi italiane hanno così contribuito a proteggere specie che appartengono alla comunità globale e che vanno difese nell’interesse di tutti. Cavalieri  d’Italia, fenicotteri, aquile, anatre selvatiche, ma anchelupi, lontre, cervi sardi e tartarughe marine sono gli abitanti naturali delle aree protette dal WWF. Sono i nostri monumenti naturali.

LINK UTILI:

Roma, 8 maggio 2017


*
Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari Wind Tre, TIM, Vodafone, PosteMobile, Coop Voce e Tiscali.
Sarà di 5 euro per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa Vodafone, TWT, Convergenze e PosteMobile  e di 2/5 euro per ciascuna chiamata fatta sempre al 45524 da rete fissa TIM, Infostrada, Fastweb e Tiscali.



Ufficio Stampa WWF Italia - Tel. 06-84497  213  -  266  -  332
Cell. 340 9899147 - 329 8315725
 Profilo twitter: @WWFitalia


martedì 2 maggio 2017

Il Governo rinunci a valutazioni ambientali ‘farsa’. 20 Associazioni denunciano rischi per il territorio e per il bene pubblico



“I cittadini, la pubblica amministrazione e il nostro territorio, se non ci sarà un radicale ripensamento, subiranno le conseguenze ambientali ed economico-finanziarie delle valutazioni ambientali ‘farsa' proposte nello schema di decreto legislativo elaborato dal Ministero dell’Ambiente, che in questa settimana dovrà avere il parere del Parlamento e della Conferenza Stato-Regioni”. Al centro delle critiche l’Atto di Governo (AG) n. 401, di riforma della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) che “crea un procedura farraginosa e poco trasparente, su elaborati approssimativi, duplicando le fasi autorizzative sui progetti di opere e impianti, favorendo i progettisti e non la corretta informazione e partecipazione dei cittadini”, come denunciato da un’ampia coalizione di venti tra le maggiori associazioni ambientaliste riconosciute (Accademia Kronos, AIIG, Associazione Ambiente e Lavoro, CTS, ENPA, FAI, Federazione Pro Natura, FIAB, Geeenpeace Italia, Gruppo di Intervento Giuridico, Gruppi di Ricerca Ecologica, Italia Nostra, Legambiente, LIPU, Marevivo, Mountain Wilderness, Rangers d’Italia, SIGEA, VAS, WWF) che chiede il ritiro del provvedimento o una sua radicale riscrittura.

Gli ambientalisti fanno notare che, una volta data l’autorizzazione ambientale su un vago “progetto di fattibilità” (come previsto nell’AG n. 401), il percorso del proponente dell’opera o dell’impianto diventa in discesa e le varianti sul progetto definitivo, dipendenti dalla cattiva qualità degli elaborati preliminari, portano a diatribe sulla lievitazione dei costi che a quel punto l’amministrazione pubblica, dato il primo OK, difficilmente riesce a contestare. E non si tratta di rischi teorici, per 15 anni (dal 2001 al 2015), questo modello, ricordano gli ambientalisti, è stato applicato alle “infrastrutture strategiche”, derivanti dalla legge Obiettivo, i cui costi (date le necessarie compensazioni e mitigazioni ambientali) a consuntivo sono lievitati in maniera incontrollata, arrivando da un +300% (Autostrada Bre.Be.Mi.) ad un +800%  (terzo Valico dei Giovi) rispetto ai costi iniziali.
Le associazioni nelle loro Osservazioni (inviate alle Commissioni Ambiente di Camera e Senato,  ai Ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture e Trasporti, all’ANAC e alle Regioni) chiedono al Governo di evitare che si affermino valutazioni ambientali farsa, e quindi che: 

a) la VIA venga condotta sul progetto definitivo (come viene  stabilito dalla normativa vigente che si intende smantellare), che consente di valutare pienamente le caratteristiche tecniche e ambientali delle opere a partire da vincoli e tutele del territorio, e non dal progetto di fattibilità, impreciso e lacunoso, che può servire invece nella prima fase istruttoria;

b) la Commissione tecnica di VIA venga sottratta dal controllo politico del Ministro dell’Ambiente di turno che può nominarne direttamente i membri, ma vada selezionata con procedure di evidenza pubblica tra esperti qualificati del mondo della ricerca e dell’università;

c) non si riduca l’amministrazione pubblica a una sorta di sportello a chiamata per le esigenze e interessi dei progettisti e delle aziende di costruzione (i cosiddetti “proponenti”), favorendo invece un confronto tecnico basato su una corrette e completa informazione e partecipazione  dei cittadini nelle varie fasi di definizione progettuale.

Le associazioni in conclusione osservano che “se non si vuole che lo sviluppo sostenibile sia una scatola vuota,  il bene ambiente deve essere centrale nelle valutazioni su progetti e impianti, perché da questo dipende il nostro benessere, la nostra qualità della vita e la credibilità della Pubblica Amministrazione”.


Roma, 2 maggio 2017

Il presente comunicato viene inviato dall’Ufficio Stampa del WWF in nome e per conto di tutte le associazioni che lo hanno sottoscritto.

Wwf Italia
Ufficio Stampa WWF Italia
Tel. 06-84497 213 - 266 - 332
Cel. 340 9899147 - 329 8315725



 

mercoledì 26 aprile 2017

Alassio: abbattuti 5 pini al parco giochi


Ad Alassio abbattuti 5 pini nell'Area Giochi di Parco San Rocco,
zona tutelata da Vincolo Paesaggistico.



Come esponenti del WWF Savona abbiamo avuti due incontri con l'Amministrazione Comunale,
invitando i Responsabili a desistere dal progetto di "abbattimento di massa" di questi 5 Pini,
cosi' importanti per dare Ombra, Refrigerio, Ossigeno e Bellezza all'Area Giochi del Parco.

Il motivo addotto per gli abbattimenti era la riscontrata presenza nel terreno intorno agli alberi di un spora di un fungo
(Armillaria Spp) che "avrebbe potuto" indebolirne le radici...

A nostro avviso, abbattere 5 esemplari di Alberi di Alto Fusto, in zona oltretutto sottoposta a Tutela Paesaggistica,
basandosi solo su una "ipotesi" non e' corretto.

Quando ci fossero dubbi sulla "tenuta" dell'apparato radicale, come in questo caso, si puo' procedere con una piu' approfondita Analisi Strumentale come, ad esempio, una "Prova di Trazione" che attesta l'ancoraggio e la stabilita'
degli alberi in questione.

Purtroppo, con Ordinanza Sindacale, l'Amministrazione ha comunque deciso di procedere all'abbattimento
di tutti e 5 i Pini, ad inizio Aprile.
Il WWF Savona dissente totalmente dalla decisione presa dal Comune, senza del resto aver prodotto contestualmente
alla Sovrintendenza un Piano di Ripristino della zona interessata.
Abbiamo quindi richiesto all'Amministrazione Comunale copia dei relativi Atti Amministrativi,
per sottoporli a verifiche interne, prima di procedere con le segnalazioni agli Enti per gli adempimenti di competenza.
Stefano Gatti
Delegato alla Tutela del Patrimonio Arboreo
Anna Fedi
Presidente
WWF Savona






mercoledì 19 aprile 2017

Il WWF Savona organizza un incontro dal titolo "La difesa del territorio ingauno: il caso Albenga"

Il WWF in occasione della Giornata Mondiale della Terra organizza il giorno 21 Aprile 2017 alle ore 21 l’incontro dal titolo
"La difesa del territorio ingauno: il caso Albenga”, presso l’auditorium San Carlo in via Roma, Albenga.
Nell’ incontro verrà affrontato il tema del Piano Urbanistico di Albenga  (PUC), nonchè il recente parere della Regione sulla Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Verranno inoltre rese pubbliche alcune proposte per migliorare la pianificazione territoriale ingauna relativa al nuovo PUC ed in particolare sulla difesa del suolo agricolo e quello naturale .
Interverranno:
Il Sindaco del Comune di Albenga
WWF Italia,  Il Delegato Marco Piombo
Comitati Territoriali di Albenga, Il Presidente Franco Stalla
ASSOUTENTI, Resp. Sportello Utenti Gianluigi Taboga
OSSERVATORIO PUBBLICO DI ALBENGA, Gianluigi Viveri

Sono invitati ad intervenire
I RAPPRESENTANTI delle ASSOCIAZIONI AGRICOLE Unione Agricoltori, Coldiretti, CIA
Modera gli interventi il Presidente del WWF Savona Anna Maria Fedi
L’incontro si svolge in occasione della Giornata Mondiale della Terra (evento planetario: a partire dal 22 aprile attraverso un'intera settimana di attività incentrate sulle problematiche ambientali che il mondo deve affrontare).

LA CITTADINANZA E’ INVITATA A PARTECIPARE


WWF Italia
Il Delegato Liguria
Marco Piombo


mercoledì 5 aprile 2017

Plauso del WWF Savona per la "nuova" Pineta sul Lungomare Diaz a Ceriale


 
 
 
Come esponenti del WWF Savona ci congratuliamo con l'Amministrazione del Comune di Ceriale
ed in particolare con l'Assessore Andrea Alessandri, e con l'Ufficio Tecnico,
per questo Progetto di recupero e rivalorizzazione di un luogo simbolo per la Citta'.
 
Ci uniamo con piacere agli apprezzamenti gia' espressi dalla Sovrintendenza ed auspichiamo che
un numero sempre crescente di Comuni del Savonese sposi questo modelli di approcci conservativi.
 
Il Patrimonio Arboreo delle nostre Citta' ha una valenza essenziale,
non solo per una migliore qualita' della vita di tutti i Residenti,
ma anche per l'attrattivita' che ha per i nostri Turisti.
 
 
 
Stefano Gatti
Delegato alla Tutela del Patrimonio Arboreo
 
Anna Fedi
Presidente
WWF Savona
 
 

 

Gli interventi del WWF Savona su RAI 3 Liguria

Di seguito i links delle trasmissioni di RAI 3 Liguria del 4 aprile durante le quali è intervenuto il WWF Savona in merito alle aree industriali di Ferrania

Buongiorno Regione h. 7.30 (dal minuto 12):
CLICCA QUA

TG Liguria h. 14 (dal minuto 4):
CLICCA QUA



giovedì 30 marzo 2017

Comunicato Stampa del WWF Savona in merito all'area industriale di Ferrania



RICHIESTA INSTALLAZIONE CENTRALINA DI RILEVAMENTO ATMOSFERICO.

In merito all’area industriale di Ferrania, la scrivente Associazione richiede che venga installata al più presto nella zona una Centralina di Rilevamento Atmosferico dei principali inquinanti, a gestione pubblica.
Questo per monitorare costantemente e con certezza l’attuale impatto ambientale delle industrie attualmente in attività, ma soprattutto per controllare la zona quando entrerà in attività il nuovo impianto di produzione di ossidi di zinco e saranno realizzati gli ampliamenti produttivi del biodigestore e della cartiera (quest’ultimo da solo prevede 7 superamenti orari all’anno di emissioni in atmosfera di ossidi di azoto, quando la legge ne prevede al massimo 18).
I dati registrati dalla centralina permetteranno di sapere con precisione se la popolazione potenzialmente esposta corra pericoli per la propria salute (circa 1.000 persone, considerando, oltre ai residenti in frazione Ferrania di Cairo M.tte, anche quelli della confinante frazione Vispa di Carcare).

MONITORAGGIO IMPATTO OLFATTIVO.

In merito al monitoraggio olfattivo previsto, visto che i miasmi sono stati avvertiti anche dalla popolazione residente in frazione Vispa di Carcare e ad Altare (come da segnalazioni giunte alla scrivente Associazione, nonché segnalate sui mass media), si richiede che nel gruppo di cittadini coinvolti nella redazione dei questionari di segnalazione odori vengano compresi i residenti di queste due località.