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domenica 7 febbraio 2016

"Al Lupo, al Lupo!" oppure "Al Cane, al Cane!" ?


Il lupo va forte, in Val Bormida: lo testimoniano un articolo uscito il 31 gennaio sulla testata on line ivg.it che riguarda un presunto avvistamento di una femmina con cuccioli (?!) e di predazioni di caprioli (attribuite senza dubbio alcuno e, soprattutto, senza alcuna verifica, a lupi) nei dintorni di Millesimo (SV) e un recente post su facebook che riguarda un avvistamento nei dintorni di Ferrania (SV). A giudicare dalla qualità dell’articolo e dai commenti, una cosa è chiara: l’Italia è un paese di allenatori e di lupologi!

Per quanto riguarda il primo pezzo, è curioso constatare come il procurato allarme sembra che non valga quando si parla di lupi e che viga piuttosto sull’argomento una singolare esenzione che esime i giornalisti dal verificare le fonti delle informazioni. E’ infatti ormai pratica comune diffondere articoli sul lupo basati sul nulla, pubblicare alcune fotografie a una carcassa di capriolo sventrata e poi attribuirla a “clamor del popolo” al lupo, senza verifiche e senza cautele. Pare che il lupo, peraltro, non ne faccia mai una giusta: a fronte di una comprensibile irritazione in caso di predazioni su domestici, sembra non piacere nemmeno il fatto che i lupi “prendono di mira anche i caprioli che vivono nella vegetazione della zona”, ovvero se cacciano una delle loro principali prede naturali. Dalla presenza di carcasse di capriolo nei pressi degli abitati al pericolo per l’uomo il passo è breve: e lupi che si avvicinano agli abitati è ormai un classico.

Detto questo, la presenza del lupo è stabile nella zona in questione, al confine fra Liguria e Piemonte, ed è confermata dai risultati del monitoraggio del progetto LIFE WOLFALPS la presenza di almeno un branco di lupi (in media 4-5 lupi nelle Alpi piemontesi) nella zona tra Millesimo e Montezemolo. I lupi hanno un forte timore dell’uomo, spesso però, a causa dell’elevata frammentazione del loro habitat sono costretti a passare vicino ai centri abitati, ad attraversare strade e autostrade per passare da una zona di caccia ad un’altra e proprio in questi luoghi avvengono gli avvistamenti. Che nel 90% dei casi da noi verificati si sono rivelati cani (vedi i finti lupi di Settimo Torinese, i finti lupi di Stupinigi, e gli esempi sono davvero tanti…).

A proposito dell’avvistamento citato nell’articolo, vale la pena ricordare che da ottobre in poi i cuccioli sono indistinguibili dagli adulti per dimensioni e caratteristiche del mantello a causa di un più veloce accrescimento rispetto al cane (i lupi di solito partoriscono tra maggio e giugno e hanno un solo estro all’anno, a differenza dei cani che ne hanno due): e quindi se a dicembre vediamo una femmina con due cuccioli, il fatto è anomalo se non improbabile, mentre molto probabile nel caso in cui si tratti di un gruppo di cani. In caso di avvistamento, in ogni caso, per evitare di fare brutte figure, basterebbe contattare (via mail o telefono) un esperto, per esempio scrivendo (www.comunicazione@lifewolfalps.eu) o telefonando (0171 976820) ai referenti del progetto LIFE WOLFALPS più vicini della zona, in questo caso quelli afferenti all’Ente di Gestione delle aree protette delle Alpi Marittime. Ogni segnalazione è un prezioso contributo al monitoraggio!


Fonte: www.lifewolfalps.eu

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